Messina si adagia sulla lettura integrale (e soporifera) dei soliti noti quotidiani
domenica 23 settembre 2007
Per essere una trasmissione che intende dare la sveglia agli italiani, la Primapagina condotta da Sebastiano Messina su Radio3 ottiene tragicamente l'effetto contrario. Andava ascoltata con il conforto d'un espresso doppio e tanta, tanta devozione nei confronti dei soliti tre quotidiani più potenti, la triade Corriere-Repubblica-Stampa, che si meritano (!) ben 33 delle 53 letture complessive da lunedì a venerdì (senza contare le 2 della Gazzetta dello sport, sorellina del Corriere). Ma i numeri non dicono tutto. Omettono, ad esempio, che se venerdì i fondi di Barenghi (Stampa) e Giannini (Repubblica) sono letti pressoché per intero, per un totale di quasi 10 minuti, mercoledì il Tempo viene liquidato nei 30 secondi finali. La declamazione monocorde e spenta di brani così lunghi, radiofonicamente sono un'eresia. Inoltre l'inviato della Repubblica rinuncia a costruire un "racconto" e così la trasmissione appare slegata, spezzettata, priva d'un filo conduttore. Messina salta da un tema all'altro, o ritorna su temi già affrontati in precedenza, semplicemente avvertendo: «Cambiamo argomento». Forse è poco concentrato, poco appassionato, poco interessato. Così incappa in "lapsus da distrazione", come quando annuncia: «Leggiamo su Rifondazione» (era Liberazione, ovviamente). Se gli rimproveriamo un «leccòrnia» con l'accento sulla o anziché sulla i, rischiamo di sembrare ingenerosi, e forse lo siamo; ma dall'inviato di un grande quotidiano, a cui viene affidata un'importante trasmissione radiofonica, è lecito attendersi maggiore precisione. Peccato, perché nel rapporto con gli ascoltatori è attento, disponibile e cordiale. Da lunedì a venerdì, Messina legge 53 brani di 11 testate: Repubblica 14; Corriere 12; Stampa 7; Messaggero 4; Giornale, Mattino, Tempo e Unità 3; Gazzetta dello sport 2; Liberazione e Libero 1. Assicuriamo ai nostri lettori domenicali che durante la settimana siamo stati regolarmente in edicola.
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