Le varie regole per maturare l'assegno per la vecchiaia e gli obblighi contributivi che incombono a raffica sull'attività professionale sono due fattori che hanno indotto la Cassa di previdenza dei medici e degli odontoiatri, l'Enpam, a richiamare l'attenzione dei suoi iscritti su diverse soluzioni per uscire dalla routine previdenziale ed evitare i magri pensionamenti.
Medici e dentisti possono migliorare la posizione pensionistica ed aumentare il futuro assegno mensile attraverso particolari misure dell'Ente in grado di adattarsi al tipo di pensionamento che si vuole raggiungere, anche in base alle esigenze e alle disponibilità economiche del momento. Ancor più appetibili essendo i loro costi interamente deducibili dalle tasse.
Quattro diversi percorsi sono suggeriti dall'Enpam e che, da alcuni giorni, sono stati inseriti, con molti dettagli, sul sito dell'ente: allineamento dei contributi, riscatti, aliquota modulare, pensione integrativa.
L'allineamento dei contributi è un tipo di riscatto che consente di allineare i contributi già pagati in un determinato periodo a quelli versati in misura maggiore quando si è lavorato di più e quindi con un reddito maggiore. L'allineamento non incide sulla anzianità contributiva, ma è utile per ottenere un incremento sostanziale dell'importo della pensione. La richiesta da presentare all'Enpam non è vincolante. Gli uffici calcolano, infatti, l'onere dell'operazione che il professionista è poi libero di accettare o no entro il termine di 120 giorni.
Il riscatto a vario titolo (la laurea, la specializzazione, i periodi ante Enpam, ecc.) è utile a copertura di periodi privi di altra contribuzione. Fatta eccezione per l'allineamento, tutti i riscatti garantiscono un aumento dell'anzianità contributiva ed un incremento della pensione. Inoltre l'interessato può anticipare la deducibilità fiscale versando un acconto sull'onere del riscatto anche prima di conoscere la proposta da parte degli uffici. Anche la domanda di riscatto non è vincolante.
L'aliquota modulare riguarda i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta che operano in convenzione con la Asl. Questi professionisti possono aumentare su base volontaria i contributi a loro carico fino ad un massimo di cinque punti percentuali, ferma restando la quota a carico della Asl. La scelta dell'aliquota modulare va fatta entro il 31 gennaio di ogni anno e per ogni Asl per la quale si lavora.
La pensione integrativa del Fondo Sanità è riservata a quanti esercitano una professione sanitaria e ai loro familiari. L'ingresso nel Fondo è gratuito per medici e dentisti con meno di 35 anni di età.
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