Margherita è ancora giovane e combatte da tempo contro diversi tumori: al cervello, all’utero, alla tiroide... Le spese a cui
deve far fronte sono ingenti: nella Regione in cui vive la sanità è commissariata e nemmeno l’esenzione oncologica le garantisce priorità per gli esami più complessi. «Mesi e mesi di attesa, a pagamento disponibili subito. I primi tempi mi arrabbiavo», scrive in una lettera. Ci sono gli integratori, la fisioterapia, le visite urgenti... Margherita ha dovuto ridurre il suo orario di lavoro per curarsi, ora ha un part time ma lo stipendio non è sufficiente, va tutto per pagare le cure. Vive con l’incubo delle spese impreviste. È successo con i funerali dei nonni, per i quali si è indebitata. Da quando il padre è mancato, lei si sente molto sola. La madre ha 72 anni e per aiutare l’unica figlia lava i piatti in un agriturismo «anche se non ha la forza fisica per farlo, ma ha la volontà di tirare avanti per le mie cure e per le spese».
A volte, racconta ancora Margherita, «mi sento un peso. A lavoro non mi trattano bene, sei un numero, emarginata per la malattia, nessun affetto né prossimità». Talvolta, continua, «mi vergogno a chiedere e pregare Gesù di aiutarmi per questi problemi materiali». La cosa che le fa più paura «è che la disperazione mi porti ad affidarmi a strozzini. Io vorrei solo restituire quanto devo alle banche e ricominciare a vivere». Si può aiutare Margherita con un versamento, anche piccolo, sul Conto corrente postale 15596208, intestato ad Avvenire, “La voce di chi non ha voce”, piazza Carbonari 3, Milano. Assegni intestati ad Avvenire, “La voce di chi non ha voce”. Si può anche fare un versamento ad Avvenire Nei Spa - La voce di chi non ha voce - Banco Bpm Iban IT05Y0503401741000000012201. Per le donazioni alla “Voce di chi non ha voce” non è possibile fruire della detrazione in sede di dichiarazione dei redditi.
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