Dalla carta al computer. L'applicazione delle procedure telematiche nella pubblica amministrazione investirà, nel corso del mese di giugno, il settore dei certificati di malattia, oltre 11 milioni di pezzi ogni anno, gestiti dall'Inps con costi rilevanti per ciascun documento. La novità, stabilita dalla legge finanziaria di quest'anno, prevede che il lavoratore ammalato non dovrà più inviare la diagnosi alla sede Inps di residenza, ma vi provvederà direttamente il medico per via telematica. Il lavoratore si limiterà ad inviare al suo datore di lavoro, con raccomandata ed entro due giorni dal rilascio, l'attestato sull'inizio e la fine della malattia. Anche questa incombenza potrà essere evitata se l'azienda richiederà direttamente all'Inps, via computer, i dati del certificato.
La nuova procedura consentirà inoltre all'Istituto di previdenza di costituire una banca dati contenente informazioni sanitarie che potranno essere utilizzate dall'Inail, dalle Asl, dagli ospedali e dagli enti di ricerca.
Visite di controllo. Restano immutate le regole sulle visite di controllo al domicilio del lavoratore da parte del medico Inps ed, in particolare, per i casi di assenza alla visita fiscale. Nell'intento di raggiungere una uniformità di comportamenti su tutto il territorio, l'Inps ha recentemente avviato una regolamentazione puntigliosa dei possibili casi di assenza alla visita domiciliare e delle giustificazioni da ammettere o da respingere. Di fatto però, non sempre le assenze giustificabili (che devono essere connotate sia dalla buona fede sia dalla mancanza di dolo del lavoratore) hanno esito positivo e vengono colpite con le sanzioni previste. Da un'altra parte, l'eccessivo formalismo delle regole favorisce il fenomeno, ancora esistente, di quei lavoratori che sono in grado di eludere le sanzioni per gli assenti, grazie ad una esperienza nella materia quasi professionistica. In entrambi i casi vengono eluse le originarie finalità dei controlli domiciliari, particolarmente per il contrasto dell'assenteismo e del lavoro sommerso.
Collaboratori. L'Inps, con circolare dello scorso aprile, ha adeguato all'anno 2005 gli importi delle indennità di malattia per diverse categorie. Ai lavoratori parasubordinati (collaboratori vari, professionisti senza cassa di previdenza, venditori porta a porta) la legge riserva però solo un'indennità in caso di degenza ospedaliera. Il relativo importo giornaliero, per le degenze iniziate nel corso del 2005, è di 18,42 euro se l'interessato possiede nella gestione dei collaboratori da 3 a 4 mesi di contributi, è di 27,63 euro se i contributi coprono da 5 a 8 mesi, è di 36,84 euro se i contributi copro-no da 9 a 12 mesi. Sempre per il 2005, il limite di reddito annuale previsto per poter beneficiare di questa indennità è stabilito in 57.680,70 euro. Per l'accreditamento di un contributo mensile è necessario che il versamento raggiunga 197 euro, corrispondente ad un versamento minimo annuale di 2.363,94 euro.
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