«Abbiamo bisogno che qualcuno ci ascolti». Lo ripete più volte la signora Antonella B., che con il marito Raffaele G., invalido al 100% dopo un decorso post-operatorio andato male, condivide una situazione difficile. Sul piano economico certamente, ma non meno su quello umano, con un'ansia per il futuro crescente e schiacciante. Le difficoltà finanziarie nascono dalla malattia del signor G.: una diversione bilio-pancreatica effettuata per dimagrire non trattata adeguatamente, e che avrebbe provocato un ictus cerebrale, problemi di osteoporosi severa con cedimenti vertebrali e altri malanni. Raffaele, 46 anni, ha dovuto perciò lasciare il suo lavoro di cuoco e ora si muove solo in carrozzina. Deve consumare 8-9 pasti al giorno, visto che il suo organismo non sarebbe più in grado di assorbire adeguatamente alcuni elementi nutritivi. Anche la signora Antonella, 43 anni, dal 2005 non lavora più, si è dedicata alla cura del marito, e ora comincia ad avvertire sulla propria salute i contraccolpi della situazione.La condizione economica è difficile, anche se non disperata in verità. I due coniugi possono contare infatti sulla pensione di invalidità e quella di accompagnamento ? poco più di 700 euro al mese ? e fino a gennaio godevano di un ulteriore contributo mensile di 250 euro stanziato dal Comune di Magenta. Quest'ultimo intervento è stato sospeso, ma occorre dire che lo stesso Comune assicura alla coppia un bonus per l'affitto della casa Aler, il pagamento di alcuni medicinali e altre spese, pari a un importo complessivo che quest'anno sarà di 5.577 euro. Tuttavia, la coppia lamenta l'impossibilità di «tirare avanti e di provvedere in particolare alle spese per l'alimentazione» e chiede un sostegno. Chi vuole aiutare Antonella e Raffaele a guardare con più ottimismo al futuro può versare anche un piccolo contributo a ccp 15596208 intestato ad Avvenire, "La voce di chi non ha voce", P.zza Carbonari 3, Milano. Gli assegni devono essere intestati ad Avvenire, "La voce di chi non ha voce". Si può anche effettuare un bonifico a favore di Avvenire, "La voce di chi non ha voce", conto n. 12201 Banca Popolare di Milano, ag. 26, cod. IBAN IT65P0558401626000000012201.
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