Il mondo delle corse dei cavalli è al centro della vicenda di Luck (letteralmente Fortuna), in onda da ieri sera su Sky Atlantic e in streaming su Now con i primi due episodi degli otto previsti. Protagonista è un Dustin Hoffman al debutto in una serie televisiva, inedita in Italia, anche se girata nel 2011. L'attore statunitense interpreta Chester Bernstein, detto Ace, coinvolto nel giro delle scommesse e del gioco d'azzardo, reduce da tre anni di carcere, pronto a vendicarsi dei suoi ex soci per colpa dei quali è finito dietro le sbarre, ma anche a investire sui cavalli da corsa tramite il suo braccio destro Gus Demitriou (Dennis Farina). Attorno ai due ruotano numerosi altri personaggi tra uomini d'affari, allevatori, allibratori, scommettitori e fantini. Figure molto diverse tra loro, più o meno losche, come i componenti dello sgangherato gruppo di giocatori di poker e scommettitori alla continua ricerca di «verdoni» da puntare sui cavalli. Ma non mancano eccezioni come l'allenatore Walter Smith (Nick Nolte), che ha ancora una visione romantica delle corse e si oppone al marcio che spesso circonda l'ambiente. Così facendo la serie creata da David Milch esplora, tra doppi giochi e intrighi, le tante ombre e le poche luci del mondo delle scommesse, attorno al quale girano somme di denaro più o meno pulito, dove la fortuna cambia faccia molto rapidamente e le persone sono alla costante ricerca di qualcosa che trasformi la loro esistenza. Il pregio di Luck sta appunto nel modo di raccontare quest'umanità variegata che vive dentro e attorno agli ippodromi, un microcosmo probabilmente simile a quello di tanti altri ambienti. Notevole l'impatto visivo delle inquadrature durante le corse con i primi piani di cavalli e fantini. Resta solo da fare l'orecchio al doppiaggio di Dustin Hoffman molto diverso da quello che abbiamo in testa ripensando alla voce di Ferruccio Amendola.