Lo stetoscopio IA scova le cardiopatie prima dei luminari
giovedì 4 gennaio 2024
L’ultima settimana del 2023 si è conclusa con una novità nel Regno Unito che merita attenzione: l’uso di uno stetoscopio che, grazie all’Intelligenza artificiale (IA), promette di salvare vite umane e alleggerire la pressione sul Servizio sanitario nazionale. Lo strumento è simile agli stetoscopi già in uso: apparecchi utilizzati principalmente per l’auscultazione, ovvero per ascoltare i suoni prodotti all’interno del corpo, in particolare quelli del cuore e delle vie respiratorie. La sua invenzione risale al 1800: fu ideato per evitare ai medici di dover appoggiare direttamente l’orecchio sul torace dei pazienti, ed è rimasto praticamente invariato da circa 200 anni. Questo nuovo modello però ha una differenza significativa: utilizza l’Intelligenza artificiale per rilevare istantaneamente le malattie cardiache. L’ambulatorio di Golborne, che si trova oltre i binari della ferrovia del ricco quartiere londinese di Notting Hill, è uno dei 200 di medici di base nel nord-ovest di Londra e nel Galles a ricevere uno stetoscopio con Intelligenza artificiale, nel primo impiego di questa tecnologia nell’assistenza primaria del Regno Unito. L’obiettivo dello stetoscopio IA, progettato dall’azienda statunitense Eko Health, è colmare queste lacune e salvare le vite dei pazienti cardiopatici che finiscono per avere bisogno di cure d’emergenza in ospedale. Quasi la metà dei pazienti di Golborne proviene da gruppi etnici minoritari non bianchi, che tendono ad avere un rischio maggiore di morte per malattie cardiache. Questa scelta permetterà al Sistema sanitario inglese di fare un test sul campo in condizioni di maggiore necessità e con un campione di pazienti molto diversificato. La notizia ci fa pensare, non solo per la sua singolarità ma perché questo dispositivo è stato autorizzato dalle istituzioni mediche per l’uso dei medici generici. Sarà il primo prodotto di Intelligenza artificiale su cui si potrà fare affidamento per prescrivere farmaci salvavita senza la necessità di revisione da parte di uno specialista. I criteri d’adozione di questo strumento sono incentrati non tanto sulla sicurezza d’uso individuale ma sui vantaggi collettivi che può portare. Lo scorso ottobre il Sistema sanitario inglese ha registrato un numero quasi record di 7,7 milioni di appuntamenti non urgenti in attesa. Tra questi ci sono circa 300.000 pazienti in lista d’attesa diagnostica per patologie cardiache, e si stima che ci siano circa 30.000 morti all’anno tra coloro che sono in attesa di questo tipo di esami. Inoltre, in termini di costi, per ogni paziente curato a livello primario, cioè in ambulatori come quello di Golborne, prima del ricovero d’urgenza, il Servizio sanitario nazionale risparmia 2.500 sterline. Portare questo sistema in un solo settore della zona nord-occidentale di Londra potrà portare immediatamente circa 1 milione di sterline all’anno di risparmi per il Sistema. Se questi sono i motivi che hanno portato i britannici a spingere sul nuovo stetoscopio, per noi, in forza anche di una prospettiva algoretica, non basta un vantaggio collettivo: abbiamo bisogno che la dignità e la sicurezza di ogni singolo paziente sia garantita dallo strumento per pensare a un uso veramente etico dell’Intelligenza artificiale. © riproduzione riservata
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