LIBERTÉ

Una società che pretende di assicurare agli uomini la libertà, deve cominciare col garantire loro l'esistenza
July 13, 2004
Una società che pretende di assicurare agli uomini la libertà, deve cominciare col garantire loro l'esistenza. Oggi in Francia è festa nazionale, e fin dalle medie impariamo a declinare quella trilogia emblematica Liberté, égalité, fraternité. Con Léon Blum (1872-1950), noto uomo politico socialista francese, proviamo a delineare un profilo particolare del primo di quei vocaboli, un termine di cui ai nostri giorni molti si riempiono la bocca a proposito e - più spesso- a sproposito e ipocritamente. Libertà: il primo, necessario gradino della libertà è la liberazione dal bisogno, dalla fame, dalla miseria. La libertà in senso astratto va bene nei trattati di politica, di sociologia e di morale, ma è nella concretezza dell'esistenza dei singoli che essa deve incarnarsi. Impegno fondamentale della vera democrazia libera è quello di assicurare una dignità di vita a tutti i suoi cittadini. Tuttavia, non basta sfamare o assicurare un sufficiente tenore di vita. Questo impegno è solo la base su cui si deve edificare il resto, perché la creatura umana non è solo stomaco e sopravvivenza. Ecco, allora, la necessità anche dell'uguaglianza e della fraternità, cioè di relazioni veramente umane. Ecco l'esigenza dell'espressione del pensiero, del culto, delle scelte politiche. Ecco la crescita della cultura e della formazione personale, ma anche del rispetto dell'altro e dell'osservanza delle leggi. Certo, tutto questo non fiorisce se non c'è quella radice primaria che assicura l'esistenza. Ma la libertà è l'albero intero in tutta la sua pienezza e vitalità, è "quel bene che fa godere gli altri beni", come diceva un grande francese, Montesquieu.

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