Paola e Francesco hanno poco meno di 60 anni e tutta la loro vita è stata segnata dalla povertà estrema e dal tentativo di non far mancare da mangiare almeno ai due figli. Lui ha sempre lavorato solo saltuariamente, bussando alle porte di tutte le aziende della zona, nel centro della Sardegna, e arrangiandosi a fare qualsiasi mestiere: muratore, operaio, giardiniere. Oggi Francesco non ha più nemmeno quello: troppo vecchio per trovare un lavoro a giornata e troppo giovane per poter aspirare a una pensione minima. Non basta andare a raccogliere asparagi, funghi e cicorie per riuscire a mangiare tutti i giorni. La Caritas non ha mai lasciato sola questa coppia e più volte è intervenuta per alleviare le loro sofferenze. Ma restano tante difficoltà, come quella della mancanza di acqua calda. Per lavarsi i due devono riempire le pentole e riscaldare l’acqua sui fornelli.La casa è un rudere: il tetto in più punti fa passare l’acqua piovana, il bagno non c’è, rimpiazzato da uno stanzino all’esterno, con una copertura precaria e giusto il wc. Immaginate cosa vuol dire uscire al freddo più volte al giorno per raggiungerlo, sotto il temporale, con il vento... Sono disagi che tolgono dignità e non hanno reso semplice trascorrere più tempo a casa in pandemia. La generosità dei lettori potrebbe consentire di effettuare qualche intervento sul tetto e nel bagno e di riprendersi un po’ di speranza.Si può aiutare questa coppia anche con un piccolo contributo sul ccp 15596208 intestato ad Avvenire, 'La voce di chi non ha voce', piazza Carbonari 3, Milano. Assegni intestati ad Avvenire, 'La voce di chi non ha voce'. Si può fare un versamento ad Avvenire Nei Spa - La Voce di chi non ha voce - Banco Bpm IBAN IT05Y0503401741000000012201.
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: