«Il signore del Levante mandò ambasciatori al Gran Khan, e quando videro in questa città i due fratelli, manifestarono grande meraviglia perché non avevano mai veduto alcun latino, e fecero gran festa, dicendo loro che se avessero voluto seguirli al Gran Khan, questi li avrebbe trattati con grandi onori, poiché non aveva mai visto nessun uomo di quel mondo. "Volentieri", risposero i due fratelli». Poche pagine della letteratura mondiale esprimono con tale immediatezza il senso dell'avventura come queste dal Milione, il libro leggendario dettato da Marco Polo, in cui il grande veneziano rivela all'Europa e all'Occidente il mondo lontano, fastoso, misterioso dell'Oriente, fino alla corte del Gran Khan , signore di tutti i Tartari… Le miniere di lapislazzuli, i monaci buddisti, i maghi d'Oriente, animali strani e laghi colorati, il palazzo dell'imperatore, la caccia con i girifalchi, gli arcieri che saettano a cavallo all'indietro, un'intricata meraviglia arricchisce la nostra coscienza. I due fratelli Polo sono partiti da poco, il loro scopo, da bravi mercanti veneziani, commerciare. Non appena capita loro un'occasione, strana, potenzialmente deviante dai loro propositi immediati, la colgono al volo. Partenza e propositi concreti. Poi un'occasione che nonti lasci sfuggire. L'avventura.
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