"La prima donna che" Un doc in due minuti
domenica 20 giugno 2021
Che Margherita Hack possa essere stata la prima donna alla direzione di un osservatorio astronomico lo si può sapere e se non altro intuire. Lo stesso, forse, si può dire per Lina Merlin, prima donna eletta al Senato. Più difficile sapere che Alfonsina Strada è stata la prima donna ciclista a gareggiare in competizioni maschili e a correre un Giro d'Italia in cui arrivò ultima, ma arrivò, mentre molti uomini si erano ritirati cammin facendo. Ma la storia meno conosciuta sembra essere quella di Giulia Solomita, nata a Potenza nel 1936, che a 25 anni, nel 1961, fu la prima donna alla guida di un autobus di linea dopo avere ottenuto la patente «D pubblica», quella che un funzionario della Motorizzazione disse che solo un pazzo poteva darla a una donna, mentre gli anziani dei paesi della Basilicata lamentavano che una donna potesse passare avanti a un uomo. Tante storie di donne, più o meno conosciute, in ruoli più o meno di responsabilità, che comunque hanno contribuito in maniera determinante alle pari opportunità e al progresso del nostro Paese, raccontate in video-pillole dal titolo La prima donna che, in onda tutti i giorni dal lunedì al venerdì alle 16.40 su Rai 1 (disponibili su RaiPlay), a cura di Alessandra di Michele Bragadin in collaborazione con un team di lavoro tutto al femminile e la supervisione editoriale della vice direttrice di Rai Documentari Karina Laterza. Si tratta di brevi biografie di un paio di minuti raccontate in prima persona con la voce di altre donne, giovani studentesse o professioniste, che riconoscono nelle loro beniamine carattere e capacità, coraggio e determinazione. A rendere la formula particolarmente efficace, a parte l'agilità, contribuiscono le immagini di repertorio delle preziose Teche Rai. A due uomini si deve invece il merito di aver creduto nell'esperimento: i direttori di Rai Documentari e Rai 1, Duilio Giammaria e Stefano Coletta.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: