Con il commento alle letture della scorsa domenica 5 novembre (tinyurl.com/3fecwmvx ) Lorenzo Pisani ha concluso sul blog collettivo “Vino Nuovo” la sua seconda serie di «note a margine, senza pretese» sulla liturgia festiva della Parola, inaugurata il 27 agosto (la precedente, nel 2021, si era protratta dal 2 maggio al 21 novembre). Il bouquet di commenti alle Scritture che la Rete offre è composto da mille fiori: ho sottolineato spesso che si tratta del più frequentato tra i luoghi in cui i cristiani si incontrano percorrendo le vie digitali. Ed è anche molto diversificato. Nell’offrire la sua variante, rara e anche per questo preziosa, Lorenzo Pisani è rimasto fedele a una sua identità che ha ben descritto sin dal suo primo post (tinyurl.com/3fkyppss) e che ha sempre ribadito: quella di «un cristiano qualunque che legge le Scritture domenicali». Ma, aggiungo io, che ha custodito «con gratitudine» e ha fatto ben «fruttificare» le diverse cose che gli «sono entrate nel cuore da giovane» (tinyurl.com/4a8t3crk), in particolare stando accanto a monsignor Tonino Bello. E che tuttavia offre questi testi, «privi di valore scientifico o pastorale», scritti da uno che non è «né biblista né giornalista», perché spera che spingano «a cercare commenti più autorevoli o, meglio ancora, a scrivere ciascuno le sue, di “note a margine”». Se concludendo la prima serie (tinyurl.com/yy6uae7b) aggiungeva: «I fatti personali, che forse si intuivano in filigrana», sono rimasti «protetti da un velo di discrezione», nel congedo in calce all’ultimo post sottolinea comunque di aver adoperato di frequente «la prima persona singolare, “io”». Non per parlare di sé, ma «come se fossimo a un tavolo sinodale o, laicamente, a una conversazione tra amici», ovvero per «sottolineare che scrivo con l’unico titolo di cui dispongo, il battesimo». A me è venuta in mente un’immagine intermedia tra “sinodale” e “tra amici”: quella di un gruppo “biblico”, “di ascolto”, “del Vangelo” nato in questi decenni nelle case di tanti parrocchiani. Chiunque vi abbia partecipato o tuttora ne faccia parte sa quanto vale, in tali incontri, avere un Lorenzo Pisani che dà voce agli echi, alle emozioni e ai dubbi che la Parola ci suscita senza ammutolirci con la sua cultura religiosa, pur se ne dispone. Speriamo di tornare presto ad averlo anche noi, a portata di click.
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