La natura dell'amore
Quell'ardore che Omero dice Dio abbia ispirato agli eroi, Amore lo ispira negli amanti, e infatti solo chi è innamorato, vale per gli uomini ma anche per le donne, ha il cuore di offrire la sua vita per quella di un altro.
«Quell'ardore che Omero dice Dio abbia ispirato agli eroi, Amore lo ispira negli amanti, e infatti solo chi è innamorato, vale per gli uomini ma anche per le donne, ha il cuore di offrire la sua vita per quella di un altro. E tra i Greci offre una bella testimonianza di questa realtà Alcesti, figlia di Pelio, che volle morire per lo sposo.» Ci troviamo in un momento centrale degli incontri di Socrate con i suoi discepoli in quel libro fondante che sono i Dialoghi di Platone. Il convivio, ovvero dell'Amore affronta il tema più forte dell'esistenza umana. Il primo a parlare è Fedro, che lodando la potenza di Amore come pari, tra gli umani, a quella degli eroi, cita Alcesti, che aveva offerto la propria vita in cambio di quella dello sposo. A mio parere qui si manifesta la nascita di un'idea troppo alta e quindi pericolosa dell'amore, che attraversa tutto il pensiero occidentale: certo l'amore porta anche al sacrificio della propria vita. Ma non coincide con esso. L'uomo che si innamora di una donna (o viceversa) non aspira a morire per salvarle la vita, ma ad averla, a condividere con lei la sua vita. Se necessario chi ama è capace di sacrificio, ma questo sacrificio è un prezzo, in casi estremi, non lo scopo e la natura dell'amore. Che vuole felicità e gioia, vuole intensificata la vita.
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