La carezza dell’Onnipotente
domenica 5 maggio 2024
Il mondo che ci circonda, con la sua bellezza a volte struggente, è una manifestazione di Dio. Non in un senso panteistico ma nella direzione di contemplare nella creazione il volto bello di un Creatore. Papa Francesco ce lo ha ricordato con parole soavi nella sua enciclica Laudato si’ quando ha scritto: «Tutto l’universo materiale è un linguaggio dell’amore di Dio, del suo affetto smisurato per noi. Suolo, acqua, montagne, tutto è carezza di Dio». Anche a noi spetta riconoscere, nello scorrere dei giorni, la presenza di questa “carezza divina”. Uno scrittore lo ha fatto, in un suo romanzo western, epico e al contempo «spirituale» – così lo aveva definito il New York Times quando venne pubblicato Queste mille colline: il testo di Alfred Bertram Guthrie, edito da Mattioli 1885 e che abbiamo già trovato in questi excursus tra letteratura e spiritualità, è una riscrittura della pagina del Vangelo di Luca sul Padre misericordioso. E ad un certo punto la moglie del protagonista, Joyce, si ritrova propria in quella dimensione di sguardo contemplativo che dovrebbe accompagnare di più la nostra vita: «Era stata una bella giornata, una di quelle giornate calde, gentili, semplici, trascorse in famiglia, uno di quei giorni in cui senti, in ogni istante, la carezza dell’Onnipotente, e quasi arrivi a comprenderlo». © riproduzione riservata
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