venerdì 1 febbraio 2019
«Faustus, uomo di grande cultura,/ per scoprire i segreti dell'astronomia/ volle scalare la vetta dell'Olimpo,/ dove, seduto su un carro di ardore abbagliante,/ trainato dal collo di due draghi aggiogati,/ vide le nuvole, i pianeti, e le stelle,/ i tropici, le zone e i quartieri del cielo,/ dal cerchio lucente della luna coi suoi corni».
Vediamo Faustus volare nel cosmo, trainato da draghi volanti, fumiganti, fatti di fuoco, lo vediamo galoppare superbo nel cielo, e la terra, la terra di noi comuni mortali, è da lui sprezzata: «più piccola della mia mano».
Il Dottor Faustus di Marlowe, il grande drammaturgo amico di Sahkespeare, ha stipulato un patto con Mefistofele, il diavolo: allo scadere della vita gli cederà la sua anima, in cambio di poteri magici e soprannaturali preclusi all'uomo.
Sete di onnipotenza: il mago rinascimentale, che giovanissimo è già perfettamente padrone dei segreti dell'aritmetica, della letteratura, della filosofia, dell'alchimia, della religione, e di ogni scienza, vuole avere tutto ciò che desidera, nel presente e nel passato, vuole essere ovunque. Sprofonderà, disperatamente. Anticipa la superbia che spesso inebria l' uomo moderno quando, pieno della sua scienza e della sua conoscenza, crede di potersi sostituire a Dio. Dagli estremismi illuministici alle manipolazioni genetiche. Il teatro svela anche il futuro.
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