La recente manovra di bilancio (legge 111 del 15 luglio) interviene sull'autonomia delle vecchie e nuove Casse di previdenza dei liberi professionisti, costringendole ad accogliere nella rispettiva gestione anche i pensionati con oltre 65 anni che proseguono l'attività professionale. Le Casse già richiedono a questi pensionati il contributo integrativo sul reddito professionale, ma la manovra forza le regole ed accolla ora agli over 65 anche il contributo soggettivo, alla pari di qualsiasi libero professionista che inizia oggi il suo percorso lavorativo e previdenziale.
L'imposizione sulle Casse è apparsa una strada obbligata (condivisa con l'Inps) per mettere ordine nella Gestione separata dell'Istituto di previdenza. Da qualche tempo l'ente, attraverso l'Operazione Poseidone, si è prodigato a stanare i professionisti già pensionati e non iscritti alla sua Gestione, creando inevitabili frizioni con le Casse di riferimento e subendo anche rilevanti sconfitte giudiziarie (Tribunali di Aosta e Padova).
Allo stato attuale, le Casse non hanno grandi margini di manovra per sottrarsi alla legge 111. I nuovi regolamenti interni dovranno rispettare l'entrata in vigore della manovra (il 30 luglio 2011) ma non è escluso che, per chiudere il cerchio con un occhio ai propri bilanci, venga offerta agli attuali pensionati una regolarizzazione contributiva nei limiti consentiti della prescrizione quinquennale, per i quali sono ancora accertabili gli anni dal 2006 in avanti.
Una situazione che combacia perfettamente con i periodi lavorativi scandagliati dall'Inps con l'Operazione Poseidone e riscontrati oggi fino all'anno 2005. Il timore del decorso della prescrizione ha indotto l'Inps a forzare i tempi per inviare gli avvisi di accertamento sui contributi omessi relativi ai redditi 2005 (Unico 2006). In realtà l'anno 2005 è già prescritto per i committenti ed i collaboratori (per i quali l'ultimo versamento scadeva il 16 gennaio 2006), mentre per i professionisti che potrebbero essere iscritti alla Gestione separata, la scadenza di riferimento per i contributi del 2005 è il 20 giugno 2006, termine unificato con la scadenza fiscale. Risulta tuttavia che molti accertamenti sull'anno 2005 risultano notificati oltre la data del 20 giugno 2011, col risultato di rendere nulli gli accertamenti e i relativi addebiti per intervenuta prescrizione.
Le regole sulla prescrizione, che risalgono alla riforma Dini, sono state spesso visitate dall'Inps, sollecitato in particolare dai ricorsi dei lavoratori autonomi sugli analoghi accertamenti contributivi. La circolare conclusiva dell'ente (n. 69/2005) esprime chiaramente i termini di applicazione della prescrizione per i non iscritti alla Gestione, questa volta sfuggiti in buon numero all'ultima rete dell'Inps. Infine, non va esclusa una sistemazione ad hoc per i professionisti con meno di 65 anni e soggetti anche ad altra assicurazione obbligatoria. Devono essere sempre esclusi dal contributo soggettivo?
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