Il vero amico è l'interlocutore privilegiato, l'anima gemella, quello che ci sceglie senza giudicarci, pronto ad accettarci come siamo, non come potremmo essere. E noi dobbiamo fare lo stesso con lui. L'amicizia è innanzitutto un camminare spalla a spalla. Non importa la meta. Più che parlare è tacere. Più che raccontare è ascoltare. Più che discutere è capire. Più che confrontarsi è condividere. Trovare nella persona che ci affianca una dimensione nella quale poter esprimerci implica un'assunzione di rischio. Da giovani non conosciamo la paura di farci male. Siamo arsi dalla sete dell'avventura, lanciati verso il regno incantato dei nostri sogni. Abbiamo bisogno di compagni disposti a spartire il peso del futuro. Lo spirito della rivolta, l'audacia del confronto, il desiderio di mettersi alla prova: tutto questo è un fuoco che ci divora. Quando si diventa adulti? Arriva sempre il momento in cui dobbiamo curare la relazione ferita: dentro di noi, prima ancora che all'esterno. È l'ora della verità. L'appuntamento decisivo. Se ci riusciamo, avremo detto addio alle fate e ai boschi che ci avevano stregato illudendoci che il mondo potesse essere puro, incontaminato. Al contrario. Siamo fatti di scorie, errori, imperfezioni, scelte sbagliate. Ma se non fosse così, che vita sarebbe?
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