«Ho cercato di essere un musicista cristiano e di proclamare la mia fede attraverso le mie opere, ma senza mai riuscirvi; non credo di esserne degno…». Così Olivier Messiaen (1908-1992) scriveva nel 1946, due anni dopo aver completato Vingt Regards sur l’Enfant-Jésus, una delle creazioni più “alte” e ispirate della letteratura pianistica del secolo scorso. Quando il compositore inizia a concepire questo suo capolavoro, Parigi è ancora sotto l’occupazione nazista e lui sente il bisogno di rivolgere lo “sguardo” verso una fonte inesauribile di bellezza e di salvezza, per incrociare idealmente gli occhi con quelli di Gesù Bambino, nel tentativo di addentrarsi nel mistero della Sua umana divinità. «Un gigantesco affresco, una sorta di odissea», descrive l’opera il pianista Bertrand Chamayou, che ritiene l’esecuzione dei Vingt Regards «un’esperienza mistica, destinata a suscitare lo stesso genere di stupore che si prova quando si entra in una magnifica cattedrale o si vede un bellissimo tramonto: senti che il tempo si ferma». E nella sua interpretazione il tempo sembra fermarsi sospeso tra la fissità meravigliata di questi venti “sguardi”, anche se nella lingua francese ai molteplici significati della parola “regard” sono riconducibili anche i concetti di riguardo, rispetto, devozione. Nella sequenza di questi tableaux vivants musicali, Chamayou ci invita a scoprire lo stupore del creato e il compiacimento dello stesso Creatore di fronte al mistero dell’incarnazione: ecco allora l’“inesprimibile” sguardo del Padre, quello pieno di tenerezza della Vergine, quello compassionevole della Croce (il brano n. 7, numero perfetto, «poiché le sofferenze di Cristo sulla croce restaurarono l’ordine turbato dal peccato», ha precisato lo stesso Messiaen), quello gioioso della volta celeste e degli angeli, quello enigmatico del silenzio, e poi ancora quelli giubilanti dei profeti, dei pastori, dei re magi e così via, fino a quello finale della “Chiesa d’amore”, via terrena alla Misericordia divina. MESSIAEN Vingt Regards sur L’Enfant-Jésus Bertrand Chamayou Erato / Warner. Due cd, euro 22.00