L'ISOLA CHE C'È

«Può darsi che su quest'isola ci sia il tesoro, di sicuro c'è la malaria».
July 4, 2012
«Può darsi che su quest'isola ci sia il tesoro, di sicuro c'è la malaria».
Parla il dottor Livesey, osservando al cannocchiale l'isola a cui, a bordo della nave Hispaniola, è diretto con i suoi amici. Il giovane Jim Hawkins, che lavora con la madre vedova alla Taverna portuale a Bristol, trova fortunosamente la mappa di un tesoro sepolto da pirati in un'isola lontana. Ne parla con il dottore e notabili del luogo, che organizzano una spedizione. L'Isola del tesoro di Stevenson è uno dei libri più letti e importanti dell'umanità.
L'affermazione del dottore è fondamentale, per loro e per noi: può darsi che dopo questa lunga, pericolosa navigazione, si trovi, davvero, il tesoro. Ma la malaria è certa, diagnostica il medico, che si rivelerà buon profeta. Quello che noi cerchiamo, il tesoro, vale a dire il simbolo di ciò che cambia in bene la nostra vita, liberandoci dalle ambasce quotidiane, non è a portata di mano. Per trovarlo dobbiamo partire, metterci in gioco, rischiare, uscire di noi stessi, affrontare l'ignoto. Ma non è affatto detto che il tesoro si trovi in una specie di paradiso artificiale. L'isola del tesoro può essere malarica, paludosa, infetta. Come il volto enfiato o giallastro e sporco di uno che incontri per strada, lacero, povero. Quella è l'isola che devi raggiungere, lì forse si cela il tesoro.

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