L'inno allo Spirito Santo di Morini esempio di oratorio contemporaneo
domenica 31 maggio 2009
Dell'antica professione del maestro di cappella Guido Morini (classe 1959) incarna gli ideali più nobili ed elevati, ma anche la varietà degli interessi e la molteplicità delle specifiche competenze; apprezzato organista e clavicembalista, direttore di gruppi vocali e strumentali perlopiù dediti allo sconfinato repertorio barocco, l'artista ha recentemente dato prova anche di una felice vena creativa, che è culminata nell'incisione discografica dell'oratorio Vivifice Spiritus vitae vis (Spirito vivificatore, forza della vita), primo capitolo (intitolato appunto allo Spirito Santo) della trilogia musicale Servabo, dedicata alle figure della Santa Trinità (cd pubblicato da Cypres e distribuito da Jupiter).
«In un'epoca in cui il bisogno di affrancarsi da una visione materialistica della vita viene generalmente sedato da una frenesia che consuma cose e persone, mi è sembrato opportuno richiamare l'attenzione sulle nostre radici spirituali»; così il compositore mette a fuoco il nucleo ispirativo di quest'opera sacra su testi interamente tratti dall'Antico Testamento, la cui esecuzione è stata affidata all'ensemble Accordone (con le voci del tenore Marco Beasley, di Elisabetta de Mircovich e Claudia Caffagni, l'accompagnamento di arpa, violoncello, fagotto e dello stesso Morini all'organo) e alle formazioni corali Helicon ed Euterpe dirette da Geert Hendrix.
Una sintesi originale in cui antico e moderno, tradizione e innovazione si fondono insieme e immergono l'ascoltatore in un clima familiare e coinvolgente (come nelle celestiali armonie dell'Et requiescet o nella sequenza finale Veni sancte Spiritus). Musica contemporanea? Certamente, se con questo ci si riferisce all'attualità del linguaggio utilizzato, ma il cui messaggio abbatte qualsiasi barriera temporale per raggiungere chiunque, in ogni epoca, senta l'urgenza di una risposta al proprio bisogno di compimento. Perché, come sottolinea acutamente Giacomo Baroffio nelle preziose note di copertina del disco, l'oratorio Vivifice Spiritus vitae vis è qualcosa che trascende l'evento culturale: «È un momento di culto, di resa incondizionata dell'uomo che sente l'invito del Padre a mettersi alla sequela del Figlio crocefisso e risorto. Sotto la guida dello Spirito».
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