Pio e Amedeo che piangono, anziché ridere e farsi beffe degli altri, potrebbe essere una notizia e in parte lo è. Il loro varietà, Felicissima sera, in onda per tre venerdì alle 21,20 su Canale 5, non è partito come poteva prevedere chi ha seguito il duo comico foggiano (per l'anagrafe Pio D'Antini e Amedeo Grieco) in programmi sguaiati come Emigratis su Italia 1, dove non mancavano volgarità e allusioni più o meno demenziali. Del resto, questa, è anche la loro cifra comica, se vogliamo discutibile, ma anche molto apprezzata da un pubblico sempre più vasto tanto da spingere il Festival di Sanremo ad invitarli come ospiti e Maria De Filippi a farli partecipare ad Amici. Anzi, contraccambiando il favore, è stata proprio la De Filippi a gestire, con una sorta di C'è posta per te, la parte imprevista di Felicissima sera leggendo una lettera che Pio e Amedeo hanno scritto al padre di quest'ultimo, Federico, dopo la recente scomparsa della moglie (la madre di Amedeo) a soli 56 anni. Presente in studio, Federico ha anche raccontato della sua vita e della passione per i Pooh, mentre i due comici trattenevano a stento le lacrime. Dopo di che lo stesso Amedeo ha ricordato la mamma, a cui era particolarmente legato anche l'amico e collega, ma poi, per non smentirsi, hanno esorcizzato il tutto con una serie di battute sulla severità delle madri. A seguire botte a destra e a manca sul pubblico di vecchi di Rai 1, su quello ignorante di Canale 5, sull'evasione fiscale dei cantanti. E ancora parodie di altri programmi tv come «Che interviste che fa» con Pio nel ruolo dell'intervistatore «più lecchino di Fabio Fazio». Per cui, se da una parte il nuovo show di Canale 5 ha mostrato il volto inedito dei due comici, dall'altra ha confermato il loro ricorso a una comicità scorretta e irriverente, questa volta inserita in un contesto da varietà tradizionale con tanto di balletti, un grande studio e soprattutto il pubblico in sala sia pure inscatolato nel plexiglass. Rispetto ad Emigratis è comunque un bel passo avanti.
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