«Tutte le persone che io amo a questo mondo sono in questa stanza. Resteremo qui, a Dehli, e costruiremo una vita insieme. Non abbiamo altra scelta». Si chiude con queste parole di John Beecham (l'attore Tom Bateman) il secondo episodio di Beecham House, in onda da ieri sera, il mercoledì, sul nuovo canale Sky Serie e in streaming su Now. John è un ex militare inglese della Compagnia britannica delle Indie Orientali che una volta gettata la divisa si trasferisce nel 1795 a Dehli dove è diventato proprietario di una bellissima casa (Beecham House, appunto). Qui spera di vivere una vita tranquilla assieme agli affetti più cari: il figlioletto August (avuto da una misteriosa donna indiana di cui sarebbe rimasto vedovo); la famiglia d'origine (la madre e il fratello che è riuscito a portare Dehli), un amico inglese di vecchia data e i servitori indigeni più fedeli. In realtà, l'arrivo dell'invadente e autoritaria madre Henrietta (Lesley Nicol), dello scapestrato fratello Daniel (Leo Suter), dell'amico Samuel (Mark Warren) che non sembra più lo stesso e di altri svariati ospiti più o meno graditi e attesi portano una serie incredibile di complicazioni oltre a lasciare aperti tanti interrogativi su cosa ha spinto John a lasciare la Compagnia, quali misteri nasconde il suo passato e chi è la vera madre di August. Ce n'è abbastanza insomma per seguire i prossimi episodi di questo nuovo dramma in costume creato, scritto, diretto e prodotto dalla regista britannica di origini indiane Gurinder Chadha (la stessa del film Sognando Beckham), che qui, più che sull'avventura, punta sulla caratterizzazione dei personaggi, sullo scavo psicologico, oltre che sulle ambientazioni, i colori, i contrasti culturali e le politiche espansionistiche nell'affascinante India Coloniale. Il che comporta un andamento lento, sontuoso, tenuto su da tutto quello che a livello di vicenda resta da scoprire.
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