Atlantide è un'isola leggendaria che un giorno, una decina di migliaia di anni fa, sarebbe sprofondata in mare. Atlantide è un mito e un mistero. Atlantide - Storie di uomini e di mondi è anche, da un bel po' di tempo, per l'esattezza dal 2002, il programma televisivo di approfondimento storico-scientifico di La7 alla cui guida si sono alternati in molti. Anche l'orario della messa in onda è variato più volte. Dall'anno scorso ha ottenuto la prima serata. Adesso è in palinsesto il mercoledì alle 21,10. Mentre alla conduzione, il 15 novembre, ha debuttato Andrea Purgatori, giornalista, inviato di guerra, scrittore, sceneggiatore per il cinema e di fiction per la tv, ma anche ambientalista. Lo si è visto bene nell'ultima puntata, la terza della stagione, dedicata allo «Scacco alla Terra». Purgatori, dall'esterno della centrale nucleare in smantellamento sul Garigliano in provincia di Caserta, ha condotto una serata all'insegna del «Siamo a un passo dalla catastrofe ambientale». Per concludere con una lunga seconda parte sulla vicenda degli «Arctic 30», ovvero dei 28 attivisti di Greenpeace e dei due giornalisti free lance che furono detenuti per due mesi in carcere in Russia con l'accusa di pirateria prima di essere rilasciati su cauzione e poi scarcerati in seguito a un'amnistia adottata dalla Duma. Il gruppo aveva manifestato contro la piattaforma petrolifera in Artico gestita dall'azienda di Stato russa Gazprom. Vicenda di grande interesse, non c'è dubbio, alla quale, però, è stato dedicato uno spazio eccessivo, che tradiva il senso di appartenenza del conduttore, che è anche presidente di Greenpeace Italia. Molto meglio la puntata precedente dedicata alla «Terza guerra mondiale», sulla scorta delle affermazioni di Papa Francesco («Terza guerra mondiale a pezzi») e delle follie del dittatore nordcoreano Kim Jong-un. In questo caso Purgatori ha introdotto l'attualità. Lo farà anche mercoledì prossimo parlando di terrorismo. La nuova filosofia del programma è infatti quella di affrontare temi di attualità e cercare di approfondirli utilizzando il linguaggio tradizionale per Atlantide del documentario, mixato da questa stagione con quello del racconto proposto dallo stesso Purgatori, che entra ed esce dal filmato raccordandolo con le proprie parole, ma anche con le interviste agli esperti.
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