L’assistenza ai maestri in formato “Inps”
martedì 1 ottobre 2024
Storia travagliata quella dell’Enam, l’Ente Nazionale di Assistenza Magistrale, impegnato a integrare le prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale ad alcuni operatori della scuola. Nato già nel 1947 seguendo i canoni dell’epoca, l’Ente è stato ricostituito nel 1997 con un nuovo Regolamento per offrire prestazioni più rispondenti agli interessi degli iscritti. Tra i beneficiari dell’Enam sono compresi i dipendenti in servizio e in pensione delle scuole elementari e delle materne statali, i familiari, gli orfani, le vedove e i vedovi che non abbiano contratto un nuovo matrimonio. Diversamente da altri settori, nella “famiglia” dell’Enam sono compresi il coniuge, i figli minori e i maggiorenni fino a 26 anni, i genitori a carico, le sorelle e i fratelli inabili. Trascorso un lungo periodo come ente dell’Inpdap, oggi l’ex Enam è una delle Gestioni Inps per il settore pubblico ereditate dalla soppressione del precedente Istituto di previdenza. La Gestione Magistrale si presenta con un Regolamento, in vigore da oggi 1° ottobre, aggiornato alla luce di recenti analisi sull’utilizzo da parte degli iscritti del contributo economico previsto a parziale rimborso delle spese sanitarie (“Prestazione di Assistenza Sanitaria”). Nello specifico, si tratta di un incremento sulle percentuali di rimborso e di un abbassamento delle franchigie stabilite per le singole fasce di Isee. Viene inoltre semplificata la procedura di presentazione della domanda e l’invio in formato digitale della documentazione da allegare. Inoltre, è stata eliminata la possibilità di presentare una domanda congiunta da parte di più soggetti iscritti alla Gestione Assistenza Magistrale appartenenti allo stesso nucleo familiare. Con la revisione del Regolamento non è richiesta la condizione della vivenza a carico del coniuge dell’iscritto al momento del decesso di quest’ultimo. Soppressa anche la maggiorazione del 10% del rimborso (essendo poco utilizzato) delle spese per gravi interventi chirurgici o per malattie gravi o rare. Segno positivo invece per nuove tipologie di rimborso finora non previste, come per i casi di acquisto di presìdi antidecubito, letti ortopedici, parrucche post chemioterapia, nel limite massimo di 5.000 euro per ogni iscritto. È ora obbligatorio presentare la Dichiarazione Sostitutiva (DSU) per il calcolo dell’Isee entro la data della domanda. © riproduzione riservata
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