C'è sempre un'insidia legata alla realizzazione di progetti discografici basati su "miscellanee" di brani sacri: che la selezione delle musiche, per quanto orientata verso alti livelli di qualità artistica, risulti disorganica, slegata da criteri unitari sia dal punto vista della forma che dei contenuti.Interprete raffinata e intelligente, nel suo cd Prayer il mezzosoprano Magdalena Kožená riesce – in parte – a evitare tale rischio approntando un programma trasversale, ma coerente con linee tematiche di fondo e principi ispirativi che la cantante ceca ha rivelato in questi termini: «La fede è una dimensione estremamente personale, ma se uno vive nel nostro pianeta, non può certamente non credere in una "entità superiore", in qualunque modo la si voglia chiamare. Sono questi i sentimenti con cui mi sono avvicinata a queste musiche».Certo, destreggiarsi nel giro di pochi minuti tra Ravel e Schubert (con Ave Maria), tra Bach e Duruflé (con lo splendido Padre nostro) richiede spiccate doti di orientamento spazio-temporale; accompagnata all'organo da Christian Schmitt, Madame Kožená le ritrova affidandosi a una cifra stilistica ed espressiva di forte impronta drammatica, spesso pervasa da una carica di pathos più vicina alla ribalta teatrale che all'ambiente raccolto di una chiesa. Ma la sua classe non viene messa in discussione, mai.M. Kožená - C. SchmittPRAYERDeutsche Grammophon (19 euro)
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