Anche quest'anno si è compiuto il tradizionale rito estivo di Italia 1: la Serata Chicago, ovvero il cosiddetto crossover tra Chicago Fire, Chicago Med e Chicago P.D., le tre serie televisive statunitensi che raccontano (con immagini a volte dure, da stomaci forti) le gesta eroiche dei pompieri del Distretto 51, dei medici e gli infermieri del Chicago Medical Center e dei detective del Police Department della città dell'Illinois. Tempo fa era comparsa anche Chicago Justice, ma è durata una sola stagione. Mentre Chicago Fire è giunta in America alla nona, Med alla sesta e P.D. all'ottava. Da noi siamo una stagione indietro su tutte e tre. Mercoledì in prima serata sono infatti andati in onda il 4° episodio dell'ottava di Fire, il 4° della quinta di Med e il 4° della settima di P.D.. Un elenco che non è solo un gioco di numeri, è anche un modo per spiegare due operazioni televisive: lo spin-off e il crossover. Spin-off si usa per una fiction che deriva da un'altra. L'esempio dei vari Chicago è chiaro: Med e P.D. sono derivazioni di Fire. Mentre crossover significa che la trama di un episodio di una serie si intreccia con uno o più episodi di un'altra serie. Ecco la Serata Chicago con i tre episodi numero 4 delle rispettive serie che affrontano lo stesso caso (la diffusione di un misterioso batterio carnivoro) da tre punti di vista diversi (quello dei pompieri, dei medici e dei poliziotti), mentre il racconto si sviluppa da una serie all'altra: i pompieri scoprono il virus, i medici lo studiano e cercano di curarlo, i poliziotti catturano i responsabili della diffusione. Dopo di che da stasera Chicago P.D. riprende il suo corso, mentre Chicago Fire lo riprenderà da mercoledì prossimo in attesa della ripartenza di Chicago Med ad agosto. Un crossover di questo tipo, perché tutto torni nella narrazione, richiede molto lavoro a livello di scrittura e un grosso sforzo produttivo.
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