Iscro, complesso ristoro ai co.co.co.
martedì 9 febbraio 2021
L'esigenza di offrire un particolare ristoro ai collaboratori che con il Covid hanno subìto un taglio del fatturato ha dato vita ad una inedita forma di cassa integrazione per il lavoro autonomo. La nuova legge di bilancio ha istituito una "Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa" (da cui lo sgradevole acronimo "Iscro") a favore dei lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata Inps. Si tratta dei collaboratori doc e dei collaboratori che non rientrano in altri regimi pensionistici, con partita Iva e in possesso di determinati requisiti.
L'importo dell'Iscro varia tra 250 e 800 euro mensili e dura sei mesi per un complesso tra 1.500 e 4.800 euro. L'Iscro si riscuote una sola volta entro il 2023 e non è soggetto ad Irpef. Infine non aggiunge contributi alla propria posizione Inps. La domanda, ovviamente telematica, si presenta all'Inps entro il 31 ottobre di ogni anno. I requisiti previsti per il beneficio assommano un pacchetto alquanto complesso, e perfino eccessivo per le sue finalità:
a) possesso, nell'anno precedente la domanda, di un reddito non oltre gli 8.145 euro.
b) in ogni caso il reddito dell'anno precedente deve essere inferiore al 50% della media dei redditi autonomi conseguiti nei tre anni precedenti quello della domanda.
c) avere la partita Iva attiva da almeno quattro anni.
d) non percepire il reddito di cittadinanza, non avere pensioni, non essere iscritti ad altre previdenze, essere in regola con i versamenti Inps.
Inoltre è obbligatorio seguire percorsi di aggiornamento professionale (tutti da definire con successivo decreto) si suppone pena la restituzione dell'indennità.
Ristoro o indennizzo che sia, l'Iscro non è gratuita perché viene finanziata con il concorso degli interessati. A tutti gli iscritti è imposto un aumento sui contributi dello 0,26% per quest'anno e dello 0,51% per il 2022 e il 2023. Un frettoloso Inps ha subito provveduto con la circolare n. 12 di venerdì scorso.
Il paradosso. L'Iscro, che ha aumentato i contributi dei collaboratori, incrocia ora il nuovo Fondo che invece, per favorire la ripresa, esenta quest'anno dai contributi Inps i lavoratori autonomi. E fra questi, salvo giravolte lessicali e a meno di creare ulteriori disparità, vanno compresi anche gli stessi collaboratori dell'Iscro. Urgente risolvere il rebus per i frastornati collaboratori.
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