L'Inarcassa, l'ente che gestisce la previdenza degli ingegneri e degli architetti, ha attivato una nuova forma di pensione, denominata «prestazione previdenziale contributiva reversibile», che va ad aggiungersi alle altre pensioni liquidabili ai professionisti iscritti. Il nuovo assegno previdenziale ha ottenuto le previste autorizzazioni ministeriali con un decreto pubblicato sulla G.U. del 21 settembre scorso. Con la «contributiva reversibile» l'Inarcassa intende assicurare una maggiore tutela e certezze previdenziali, in particolare ai giovani ingegneri ed architetti che, per necessità lavorative dovute ad un mercato del lavoro sempre più flessibile, sono costretti ad avere contributi frazionati tra Inps, Inpdap e la stessa Inarcassa.
Possono chiedere la nuova prestazione i professionisti che sono in possesso di almeno cinque anni di iscrizione e contribuzione e che abbiano compiuto i sessantacinque anni di età ma che non abbiano maturato il diritto alla pensione di vecchiaia e non fruiscono di pensione di invalidità o di inabilità. La «contributiva reversibile»,
come è appunto denominata, si può trasmettere ai familiari superstiti. Inoltre, in caso di proseguimento dell'attività professionale dopo il pensionamento, è integrabile con i trattamenti supplementari.
Restituzione contributi. La «reversibile» sostituisce d'ora in avanti la restituzione dei contributi, finora prevista dalla Cassa in caso di non raggiungimento della pensione ordinaria. Tuttavia, i professionisti che hanno già compiuto o compiranno i 65 anni di età entro il 22 luglio 2008 possono ancora chiedere la restituzione dei contributi versati entro il 2003. I contributi successivi al 2003 non sono più rimborsabili.
Comunicazione dei redditi. Chi utilizza il servizio «Inarcassa on line» su Internet può effettuare la comunicazione obbligatoria dei redditi e dei volumi d'affari 2004 entro il prossimo 31 ottobre. La scadenza interessa anche le società di professionisti e le società di ingegneria registrate presso la Cassa, le quali devono operare tramite il rispettivo rappresentante legale. La comunicazione di quest'anno può essere effettuata dal professionista anche delegando all'operazione il proprio consulente fiscale. Possono essere delegati tutti gli intermediari abilitati a trasmettere le dichiarazioni fiscali e cioè commercialisti, ragionieri, consulenti del lavoro che siano in possesso della firma digitale. Il professionista che si avvale di un consulente per l'invio della comunicazione annuale obbligatoria del reddito professionale e del volume d'affari resta comunque responsabile in caso di dichiarazione omessa, ritardata o errata ed è quindi soggetto alle sanzioni connesse. Con la dichiarazione telematica ora in scadenza resta invariato il termine del 31 agosto scorso per il versamento del contributo integrativo da parte dei professionisti non iscritti ad Inarcassa e da parte delle società di ingegneria.
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: