Il successo di “Geo”, vera tv di servizio
venerdì 1 febbraio 2019
Adicembre scorso è avvenuto il sorpasso: il Geo di Rai 3 ha superato in termini di ascolto La vita in diretta di Rai 1. Un grande risultato per lo storico programma nato nel 1984 proponendo solo documentari scientifici e poi trasformato nel 1995 con la conduzione di Licia Colò alla quale, nel 1998, è subentrata Sveva Sagramola, che è ancora lì, dopo vent'anni, con i suoi modi rassicuranti e garbati a parlarci di natura: da salvare e rispettare, ma anche da conoscere meglio nella sua ricchezza e nei suoi pericoli. Adesso, tra Aspettando Geo e Geo, Rai 3 propone una diretta di tre ore, dal lunedì al venerdì, a partire dalle 15,40. Nella prima parte spazio ancora ai tradizionali documentari, che sono comunque uno dei prodotti in assoluto più adatti alla tv, e poi riflettori in studio con la Sagramola da un po' di tempo affiancata dal fotografo naturalista Emanuele Biggi. La divulgazione pomeridiana passa così, tanto per fare degli esempi dagli ultimi giorni, dalle abitudini degli animali nei loro habitat al Cammino di Carlo Magno in Val Camonica nei luoghi di un'antica leggenda, alla preparazione dei piatti tipici del bresciano tra gnocchi di mais nero e la crespella di castagne. Anche perché l'eco-cucina è entrata di diritto nella scaletta di Geo con ampie parentesi dedicate all'alimentazione, quella che è e che fu, come i piatti dimenticati della domenica di cui ha di recente parlato il critico enogastronomico Leonardo Romanelli. Non mancano i momenti dedicati alla meteorologia, all'attualità, alla salute e alle informazioni di servizio al limite della curiosità come l'elenco dei modi per non farsi rubare la bicicletta. Chi fosse interessato può rintracciare anche il solo spezzone di una decina di minuti su Raiplay. Ne parla Mauro Di Gregorio, agente di Polizia municipale in bici ad Alessandria, autore di una tesi su quei ladri di biciclette che hanno poco a che fare con il capolavoro di De Sica. Geo, insomma, è quello che si può definire realmente un programma per tutti, all'insegna della natura, dell'informazione e della semplicità, dove si parla con linguaggio chiaro, ma scientificamente corretto. Un esempio di come la tv possa essere didattica e quindi esempio di servizio pubblico autentico.
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