Il ritorno di Minoli tra luci e ombre
martedì 15 novembre 2016
Partenza col botto, ma non era difficile. Matteo Renzi in questo momento non disdegna (se mai li avesse disdegnati) i passaggi in tv (il referendum si avvicina). Ben venga dunque il ritorno di Giovanni Minoli con il suo Faccia a faccia la domenica, dal 6 novembre, alle 20.35 su La7. Il primo faccione ce lo mette volentieri il presidente del Consiglio. Eh sì, perché niente è cambiato rispetto al vecchio Mixer: tu guardi il conduttore, ma la telecamera inquadra te in primissimo piano e ti spara in video, tic e imperfezioni comprese. Renzi, grande comunicatore, appare sicuro, ammette di essere «cattivo, arrogante e impulsivo». Avrebbe «voluto vivere un anno all'estero: un po' mi manca e non solo per il mio inglese». La butta nel verde, invece, sulle elezioni americane: «Vince la Clinton», afferma con certezza. Minoli aggiunge che in base a un sondaggio gli italiani preferiscono l'ex Segretario di Stato: oltre il settanta per cento dei consensi e Trump fermo al palo. Con il senno di poi, sappiamo com'è andata. No comment. Previsioni anche sulla consultazione nostrana del 4 dicembre: «Si deciderà sul filo di un milione di voti». Lasciamo perdere se per il “sì” o per il “no”. Intanto, domenica scorsa è arrivato il secondo faccione, corrispondente a quello di Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria. Se la cava peggio di Renzi. Non è facile stare sereni in quelle condizioni. Attenuante concessa. Minoli nella circostanza ricicla, come omaggio alla memoria, un'intervista a Umberto Veronesi. Solo voce, niente immagini. Ci sarà un problema di copyright. Non è comunque il solo materiale di riporto. In ogni puntata il noto giornalista ex Rai (tra l'altro genero dell'allora direttore generale Ettore Bernabei) approdato a La7 recupera un caso storico direttamente da La storia siamo noi. Le novità sono la partecipazione di Pietrangelo Buttafuoco, che già collabora con Minoli a Radio 24, qui in versione editorialista-monologhista, e la sigla finale con la satira della Sora Cesira, personaggio noto soprattutto in rete. Le puntate, di un'oretta ciascuna, sono divise in più parti. Il piatto forte resta comunque l'intervista al ritmo di una volta. Format vecchio, si è detto. A volte più fumo che arrosto. Ma Giovanni Minoli, apparso in grande forma, sembra ancora uno dei pochi in grado di fare domande e incalzare l'ospite.
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