«Èstata la mano di Antonio», sarebbe il titolo del sequel di È stata la mano di Dio che pare abbia già in testa il tifosissimo del Napoli e maradoniano di ferro, il premio Oscar Paolo Sorrentino. Il suo Napoli è davvero una grande bellezza. Nell’ultima settimana i partenopei sono andati ad impattare a Torino con la Juventus, in Coppa Italia hanno liquidato il Palermo con un secco 5-0 e domenica con il 2-0 al Monza si sono presi match e primato. Dopo 6 giornate il Napoli di Antonio Conte torna capolista come ai tempi di Lucio da Certaldo, gli azzurri campioni d’Italia di Spalletti. «Ho mantenuto la base buona che c’era e inserito dei nuovi elementi di qualità», questa la ricetta del Parrucchino magico
che dai Bassi fino a Posillipo già lo venerano come il Monaciello sorrentiniano. La corsa scudetto per ora lascia qualche chance perfino alle due romane, entrambi vincenti, la Lazio in casa del Toro ex capolista, e la Roma di Juric, che ringrazia “piso” Pisilli, millennial del 2004, che fa il bis con il Venezia. Ma al tavolo delle pretendenti al tricolore
sembrerebbero potersi sedere solo in quattro: appunto il Napoli rigenerato, le due milanesi e la Juventus di Thiago Motta. Quest’ultima sbanca Marassi e il Genoa di Gilardino dopo essersi arreso alla notte degli orrori, il derby di Coppa Italia con la Samp che verrà ricordato per gli scontri e i blitz della digos che arresta gli ultrà a domicilio, alza bandiera bianca anche con la Juve che torna regina per una notte, grazie alla doppietta di Vlahovic. Il bomber serbo si è sbloccato e alza le quotazioni della Vecchia Signora. In rialzo anche le azioni del Milan di Fonseca al quale la vittoria nel derby ha dato la spinta per calare il tris con il Lecce (notizia: la difesa rossonera non prende gol) che gli consente di salire sul podio: 3° posto in condivisione con i cugini dell’Inter che si aggrappano al carismatico Lautaro Martinez. L’argentino ha trascinato i nerazzurri alla conquista dei 3 punti sofferti ma pesanti contro l’Udinese, al secondo ko di fila. Al gran ballo delle grandi al momento mancherebbe l’Atalanta che è bella di notte in Europa, ma non in campionato: ha perso il derby con il Como grandi firme dell’hidalgo Fabregas (vincente anche con l’Hellas) e a Bologna ha strappato un pari (1-1) al 90’, a firma del rinforzone Samardzic. Un plauso agli ultrà del Bologna che omaggiano il cantautore e tifoso rossoblù Luca Carboni, reduce da due anni di lotta al cancro al polmone, con lo striscione
canoro “Dai Luca c’hai un fisico bestiale”. Il Bologna non ha un fisico altrettanto bestiale e per ora galleggia nella parte destra della classifica andando a caccia di gloria in Champions, dove però i mezzi a disposizione sono limitati. L’Empoli però insegna che si può fare molto anche con poco. I toscani stoppano sullo 0-0 la Fiorentina e assieme alla Juve sono l’unica squadra ancora imbattuta. E anche con i bianconeri, come nel derby con i viola era finita 0-0. Sarebbe bello, ma è impossibile che lo scudetto si fermi a Empoli.
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