Entra in vigore il prossimo 1° marzo il nuovo contratto nazionale per il lavoro domestico, valido fino a febbraio 2011. L'accordo sul rinnovo del vecchio contratto è stato già raggiunto nei giorni scorsi, dopo lunghe trattative fra i sindacati di categoria (Federcolf, Cgil, Cisl, Uil) e la parte datoriale (Fidaldo e Domina). Si svolge questa mattina la cerimonia ufficiale, con la firma del nuovo testo, alla presenza del Ministro del lavoro Cesare Damiano.
Il contratto si applica a tutti i lavoratori domestici italiani e stranieri, comunque siano retribuiti. Sono ben 27 i profili professionali previsti dall'applicazione delle nuove disposizioni contrattuali, dalle semplici addette alle pulizie o alla cucina, fino agli autisti, ai giardinieri, alle baby sitter e dog sitter ed alle sempre più preziose assistenti familiari, impropriamente dette «badanti». Il testo del nuovo contratto si può scaricare dal sito di uno dei vari sindacati firmatari dell'accordo.
Lavoratrici e lavoratori, conviventi e non conviventi con la famiglia, sono inquadrati in quattro livelli (A,B,C,D), a ciascuno dei quali corrispondono due scalini retributivi: il normale e il «super». La retribuzione minima lorda del personale domestico che convive con la famiglia varia da un minimo di 550 euro mensili (per le colf generiche) fino a 1.050 euro mensili (per le assistenti familiari). Se la colf lavora a ore, il compenso minimo orario è di 4 euro lordi per il profilo più basso e di 7,10 euro per le lavoratrici che assistono persone non autosufficienti e, se necessario, provvedono anche al vitto e alla pulizia della casa ove vive la persona assistita.
Gli eventuali vitto e alloggio corrisposti alla colf sono valutati complessivamente in 4,69 euro giornalieri (1,637 euro per colazione o pranzo o cena ed 1,416 per alloggio).
La tabella che segue mostra i nuovi contributi Inps per il 2007. I contributi per il primo trimestre si devono pagare esclusivamente nei giorni tra il 1° ed il 10 aprile. La compilazione del bollettino richiede una particolare attenzione se la famiglia ritocca il compenso della colf per il mese di marzo, collocandosi così in una diversa fascia contributiva.
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