Anche rapportate alle ragguardevoli dimensioni della Chiesa di Milano, più di 5mila visualizzazioni medie quotidiane tra il canale YouTube "Chiesa di Milano" ( bit.ly/3GLORvl ) e gli altri social non sono poche: vuol dire un clic ogni mille abitanti (cui si aggiunge l'audience di radio e tv diocesane). L'impresa digitale si chiama "Kaire" e, come già nel 2020, coinvolge, per tutta la durata dell'Avvento ambrosiano, l'arcivescovo Mario Delpini in persona in un breve video quotidiano, che compare alle 20.32 e termina meno di 4 minuti dopo. "Kaire" come «il saluto dell'Angelo a Maria che diventa per noi l'annuncio della speranza», la quale è «la virtù dell'Avvento», spiega monsignor Delpini nell'anteprima del 12 novembre. Speranza attraverso la preghiera, che il pastore ambrosiano introduce e recita quest'anno riferendosi a cinque soggetti, uno per ogni giorno feriale della settimana: ai giovani da un oratorio, ai poveri da un emporio Caritas, alle famiglie da una casa privata, ai consacrati da un monastero, ai malati dalla chiesa del Policlinico. Il "Kaire" del sabato è ispirato a Maria, quello della domenica alle letture festive. Nei video l'arcivescovo interpella i fedeli con discrezione, si esprime quietamente e in termini chiari, prega con le formule più popolari, trasmettendo una prossimità semplice e sincera. Come nella puntata di lunedì scorso ( bit.ly/3DUT8Ld ), in cui, parlando dall'oratorio, mette a tema la bellezza e la responsabilità del vivere il «grande dono» dell'amicizia, e chiede di pregare per i propri amici: «Per gli amici che ci hanno abbandonato, e forse deluso. Per gli amici che ci hanno aiutato, e che sono stati tanto preziosi in qualche momento della nostra vita. Per quelli che al momento giusto ci hanno detto la parola giusta per andare avanti. Per gli amici che ci sono stati vicini e ci hanno consolato nei momenti bui, e che ci hanno aiutato a sperare. Prego per i miei amici, li chiamo per nome...». E per ciascuno invita a dire un'Ave Maria.
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: