Il filo rosso delle radici dona forma alle comunità
giovedì 13 febbraio 2025
Tornare alle radici della fede e sulle tracce di coloro che ce l’hanno trasmessa non è mai un’operazione sterile di archeologia spirituale. Riscoprire le storie dei padri sulla cui eredità sono fondate le Chiese locali, infatti, ricorda che il Vangelo ha sempre a che fare con la vita delle persone e la storia dell’umanità. Oggi, ad esempio, la Chiesa ricorda san Benigno di Todi, sacerdote e martire che morì a cavallo del III e del IV secolo, seguendo la sorte dell’antico pastore sulla cattedra di Todi, san Terenziano, martirizzato forse nell’anno 138. Una figura che riporta alle radici anche culturali della città umbra. La tradizione racconta che Benigno fu scelto e ordinato sacerdote grazie alla sua specchiata moralità e alla sua generosità. Affrontò senza timore la prova estrema del martirio, morendo da testimone nel corso dell’ultima persecuzione di Diocleziano e Massimiano. Fu poi seppellito lungo la strada tra Todi e il Vicus Martis (Massa Martana): quel luogo prese il nome di San Benigno e vide più tardi sorgere un oratorio e un monastero benedettino. Nel 1440 le benedettine furono trasferite in città e vi portarono pure il corpo dell’antico martire. Dopo diverse traversie, nel 1904 le sue reliquie furono infine spostate nell’altare maggiore della chiesa di San Silvestro, dove sono contenute in un’urna d’argento del 1679. Altri santi. San Martiniano, eremita (IV-V sec.); san Fulcranno di Lodeve, vescovo (X-XI sec). Letture. Romano. Gen 2,18-25; Sal 127; Mc 7,24-30. Ambrosiano. Sir 30,21-25; Sal 51 (52); Mc 8,10-21. Bizantino. 1Gv 1,8-2,6; Mc 13,31-37.14,1-2. t.me/santoavvenire © riproduzione riservata
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