Per un po’ se l’è cavata facendo la comparsa e questa, volendo, potrebbe essere una traccia. Da buon investigatore, Jean prende nota di tutto, non trascura nulla, cerca di parlare con chiunque sia entrato in contatto con la donna nota con il nome di Noëlle Lefebvre. Generalità non affidabili, ma da qualcosa occorre pur partire e di una Noëlle Lefebvre, a suo tempo, era stata denunciata la sparizione. Sul punto di congedarsi dall’agenzia in cui ha lavorato, Jean decide di rispolverare il dossier, incuriosito da una serie di coincidenze finora trascurate. Inchiostro simpatico (2019) è un romanzo che rappresenta in modo esemplare la tecnica narrativa di Patrick Modiano, Nobel per la Letteratura nel 2014. Come già nel capolavoro Dora Bruder del 1978, la protagonista è irreperibile e sfuggente. Il significato del racconto sta tutto nell’assiduità di una ricerca che è, di volta in volta, avventura esistenziale e duello con la Storia. In questo senso, non stupisce che la fuggiasca Noëlle sia stata anche comparsa cinematografica. Grazie a Edgar Allan Poe, sappiamo già che meglio ci si nasconde quando ci si espone in evidenza, ma Inchiostro simpatico ha un altro elemento di fascino: è una storia d’amore raccontata per via di sottrazione, fino al colpo di scena che riconcilia con il passato.
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