A proposito dei media digitali, papa Francesco ci ha ormai abituato a uno sguardo nel quale si accompagnano apprezzamento e prudenza, l’uno e l’altra confermati dagli stessi modi della sua presenza in Rete. Non fa eccezione quanto ha affermato ricevendo in udienza, nella giornata conclusiva, i partecipanti al convegno “La santità oggi” ( bit.ly/3RMkKJz ), organizzato dal 3 al 6 ottobre dal Dicastero delle cause dei santi. Alessia Guerrieri vi ha già dedicato su “Avvenire” un ampio servizio ( bit.ly/3ChlNv9 ); nella giornata d’apertura vi ha preso la parola anche il direttore Marco Tarquinio ( bit.ly/3RG4pGl ). Nel contesto di un ragionamento sul «discernimento» della «fama di santità», che «proviene primariamente dai fedeli», il Papa si è detto consapevole che «ai nostri giorni, l’accesso corretto ai mezzi di comunicazione può favorire la conoscenza del vissuto evangelico di un candidato alla beatificazione o alla canonizzazione», ma si è anche premurato di sottolineare che «nell’uso dei media digitali, in particolare delle reti sociali, ci può essere il rischio di forzature e mistificazioni dettate da interessi poco nobili». Non si è trattato di un inciso estemporaneo: “La fama di santità in epoca digitale” era uno dei due sottotemi del convegno; la relativa riflessione si è svolta lungo un’intera giornata, quella del 5 ottobre, coinvolgendo esperti del calibro di Cecilia Costa, padre Federico Lombardi, Mario Morcellini, fra Paolo Benanti, Fabio Marchese Ragona, Barbara Jatta e Dario Edoardo Viganò, moderatore della tavola rotonda finale (di quasi tutti, sul sito del Dicastero, sono già disponibili i testi integrali bit.ly/3ebankU ). Al di là delle tesi proposte, mi preme qui sottolineare un dato di fondo. Con questa iniziativa il Dicastero delle cause dei santi, come già hanno fatto il Dicastero per la comunicazione e la Segreteria del Sinodo “convocando” gli influencer cattolici all’interno del processo sinodale, conferma che le istituzioni ecclesiastiche considerano con estrema serietà le provocazioni e le opportunità che i media digitali presentano. Valga per la Chiesa nel suo complesso quanto il prof. Morcellini ha detto, al convegno, della santità: «Può vincere la sua sfida anche lungo le trincee di una rete virtuale».
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