Quest'anno più che mai il social dell'estate è Instagram. E non solo perché la maggior parte delle foto delle vacanze viene condivisa e votata lì. Anche se nato quasi otto anni fa per condividere immagini in Rete ha appena superato il miliardo di iscritti (a settembre erano 800 milioni) e questo l'ha fatto entrare di diritto tra le piattaforme di condivisione più importanti del mondo. E poi perché da quando nel 2012 Facebook l'ha comprato per un miliardo di dollari – secondo un'analisi di Bloomberg Intelligence pubblicata tre giorni fa – ha centuplicato il suo valore. Da 1 a 100 miliardi in sei anni: un record.
Non solo. Sempre secondo Bloomberg Intelligence, la sua crescita è così rapida che Instagram raddoppierà i suoi iscritti entro cinque anni, arrivando a quota due miliardi.
Una buona parte del merito starebbe nella nuova app IGTV che permette di pubblicare video di lunga durata su Instagram, facendogli così sfidare direttamente un altro gigante digitale come YouTube ma anche la televisione stessa.
Secondo l'osservatorio social media di Vincenzo Cosenza, Instagram in Italia ha oltre 14 milioni di utenti mensili. Quattro milioni più di Linkedin, il doppio di Twitter e sette volte quelli di Snapchat. Otto milioni di italiani si collegano ogni giorno al social nato per le immagini. Un'altra novità in arrivo sono le video chiamate multiple, che permetteranno agli iscritti di mettersi in contatto video in contemporanea con altri quattro iscritti.
Non è ancora finita. Attraverso una ristrutturazione della sezione “esplora” del social, saranno mostrati agli utenti canali tematici su temi come arte, Tv e film, moda e bellezza, scienze e tecnologia, più uno denominato For You (per te) che racchiuderà una serie di suggerimenti basati sugli interessi dei singoli iscritti.
Instagram però non è solo foto o video o videochiamate. È anche – e per certi versi soprattutto – il mondo degli influencers. Cioè di persone più o meno famose che hanno seguiti enormi e che pubblicizzano in maniera più o meno velata prodotti di ogni tipo facendosi pagare da pochi euro a decine di migliaia.
Tante ragazze in Italia sognano di diventare come Chiara Ferragni, cioè l'unica italiana nella top ten delle persone più pagate su Instagram. Ciò che non sanno è che questo mondo avrà presto un'evoluzione che potrebbe cambiare molte cose. Tutto nasce dal fatto che molte aziende si sono innamorate dell'idea di usare gli influencer su Instagram, ma poche hanno budget consistenti e agenzie professionali al seguito in modo da pianificare in maniera scientifica le proprie campagne. Capita così di trovarsi, per esempio, sempre più spesso davanti a persone di media fama che fanno post più ridicoli che efficaci e dimenticandosi di dire chiaramente che stanno facendo pubblicità.
Secondo l'Antitrust, questa è pubblicità ingannevole perché anche sui social “la pubblicità deve essere sempre trasparente”. Ma non è l'unica nefandezza che avviene su Instagram. Tanti infatti costruiscono la propria popolarità comprando follower, altri acquistano addirittura profili già famosi (magari con 100mila follower) per cifre che oscillano tra i mille e i 10mila dollari. Per non parlare dei servizi a pagamento che gonfiano il successo di certi post su Instagram o dei “club” dove gli iscritti si scambiano like e commenti con l'unico scopo di ingannare l'algoritmo di Instagram, facendoli apparire più amati e seguiti di quello che in realtà sono.
Per fortuna a spazzare via questo mondo fasullo ci penserà presto il mercato stesso. Sono sempre di più infatti le società americane (dove il mondo degli influencer genera più guadagni) che stanno creando strumenti per verificare la reale efficacia di profili veri o presunti. Nel mondo americano della moda hanno già iniziato i primi test. E presto ne vedremo delle belle.
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