Gli “alimenti biologici” guadagnano spazio nella ristorazione. Un segnale che indica un’attenzione sempre più alta da parte dei consumatori verso questi prodotti. Che si candidano come strumento non solo di tutela dell’ambiente, ma utile contro i fenomeni estremi che si stanno verificando in agricoltura. A fare il punto sul biologico “fuori casa” è stata un’indagine condotta da Ismea con Fipe e AssoBio (che raccolgono ristorazione da una parte e produzione biologica dall’altra). Nell’ultimo anno, emerge dalla ricerca, oltre il 50% dei bar italiani e quasi il 70% dei ristoranti hanno proposto o impiegato cibi, bevande e materie prime biologiche. Più nel dettaglio, dei circa 111mila bar presenti in Italia, uno su due ha in parte orientato la propria offerta verso referenze ottenute con metodi biologici. A fare la parte del leone, sono stati i locali più grandi del Centro e Nord Italia. Gli alimenti biologici hanno prezzi del 15-17% superiori a quelli tradizionali. Buone anche le prospettive. Oltre l’80% di ristoranti e quasi
tutti i bar intervistati, pare intenzionato a confermare questo tipo di offerta. Alcuni sembrano addirittura intenzionati a convertirsi totalmente alla vendita di alimenti biologici. Orizzonte più che positivo, quindi, quello che parrebbe attendere queste produzioni. Questo, almeno, è il messaggio lanciato proprio ieri da un incontro organizzato da Federbio a Roma. «L’agricoltura biologica può dare un contributo fondamentale – è stato affermato -,
perché i terreni coltivati con metodo bio presentano, oltre alla capacità di assorbire carbonio e contrastare il cambiamento climatico, un’ottima capacità di assorbire e trattenere l’acqua dovuta a una più ampia presenza di materiale organico nel suolo che lo rende più sano e ricco di nutrienti». Tecniche “biologiche”, quindi, come strada maestra per cambiare approccio produttivo, tutelare meglio l’ambiente e gestire più efficacemente i fenomeni estremi a cui ci dobbiamo abituare. Peccato però che in termini di prezzo gli alimenti biologici non siano certo ancora alla portata di tutti. In altri termini, le buone intenzioni si scontrano come sempre con le reali condizioni di mercato e con il borsellino degli italiani.
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