Una rilettura del Sessantotto cattolico è sempre interessante, anche quella proposta ieri dal programma di Rai Cultura Le storie di passato e presente, andato in onda alle 13,15 su Rai 3 e alle 20,30 su Rai Storia con il titolo I ribelli della Chiesa. Tre le figure prese in esame, insieme ai principali fatti a loro collegati, don Giuseppe Setti e l'occupazione del Duomo di Parma, il cardinale Giacomo Lercaro e le omelie contra la guerra in Vietnam, l'abate dom Giovanni Franzoni e la preghiera dei fedeli sulle speculazioni edilizie dello Ior. Ad introdurre temi e personaggi la giovane storica (non propriamente a suo agio) Michela Ventriglia. In studio con il conduttore Paolo Mieli, lo storico Alberto Melloni. A parte il fatto che l'intervista a Melloni sia stata registrata in più volte (prova ne siano, oltre i diversi studenti in studio, le camice e le cravatte di Mieli), è emerso che la contestazione in ambito cattolico ha rappresentato una sorpresa per tutti, che era comunque una dimostrazione di vitalità nella Chiesa del post Concilio, che si è manifestata anche in forme diverse dalla pura contestazione come nel caso della nascita della Comunità di Sant'Egidio. Interessante a questo proposito l'intervista a un giovanissimo Andrea Riccardi, che ha fatto il paio con quella a un anziano Franzoni, a conferma che le immagini di repertorio restano un punto di forza della Rai. Da sottolineare, infine, che non è stato forzato più di tanto nemmeno lo scontro tra Lercaro e Paolo VI. Da una parte Melloni ha ricordato come Papa Francesco abbia di fatto “riabilitato” ufficialmente il cardinale citando a Bologna la sua frase «la Chiesa non può essere neutrale, deve essere profetica», mentre dall'altra si è definito Montini un grande papa nonostante le dimissioni-destituzione di Lercaro.
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