I tanti segni dell’itinerario che porta al cuore di Dio
mercoledì 2 aprile 2025
Pellegrini sui sentieri che portano a Dio, seguendo non strade maestre ma semplici tracce, briciole di una presenza che ci fa intuire l’infinito oltre le tante nostre ferite e al di là dei nostri piccoli orizzonti. Questa è la vocazione degli esseri umani, creature in cerca del “di più” che regge la vita. Così l’intera vita di san Francesco da Paola, eremita vissuto nel XV secolo, fondatore dell’Ordine dei Minimi, si svolse sotto una lunga serie di “segni” della presenza di Dio. Nato nel 1416 a Paola (Cosenza), i genitori gli diedero il nome del santo di Assisi, il Poverello, alla cui intercessione attribuirono la sua nascita. Questo segno divino fu il seme che portò Francesco verso la vita religiosa tra i francescani. Visse per un anno in un convento ma poi comprese di essere chiamato alla vita eremitica e per questo si ritirò in solitudine in un terreno di proprietà della famiglia a Paola, divenendo punto di riferimento spirituale per molti che volevano condividere la sua forma di vita e che così diedero vita a una comunità. Da quel nucleo di uomini che offrivano la propria esistenza a Dio, nacquero i Minimi. La fama del fondatore giunse al re di Francia, Luigi XI, che, ammalato, chiese a papa Sisto IV di far arrivare Francesco a corte, al suo capezzale: il santo ubbidì al Pontefice e rimase Oltralpe per 25 anni. Francesco morì nel 1507 a Tours. Altri santi. Sant’Appiano, martire (II-III sec.); sant’Abbondio, vescovo (V sec.). Letture. Romano. Is 49,8-15; Sal 144; Gv 5,17-30. Ambrosiano. Gen 28,10-22; Sal 118 (119),105-112; Pr 24,11-12; Mt 7,13-20. Bizantino. Gen 17,1-9; Pr 15,20-16,9. t.me/santoavvenire © riproduzione riservata
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