Indispensabile quanto la tessera sanitaria e la carta d'identità, il codice Pin dell'Inps consente ad ogni cittadino di evitare file e sportelli e di muoversi in autonomia nel mondo della previdenza. Uno strumento, il "Personal Identification Number", pressoché unico per accedere direttamente ai servizi sociali e pensionistici gestiti dal grande Istituto della previdenza. Per la gestione di milioni di Pin che entrano liberamente e senza orari nelle sue banche dati, l'Inps utilizza sistemi di sicurezza di alto livello che garantiscono la riservatezza e la protezione dei dati personali.
Tuttavia, oltre al Pin, altre credenziali di accesso ai servizi dell'Inps sono disponibili attraverso la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) e lo SPID, il Sistema Pubblico per l'Identità Digitale, ugualmente utili come il Pin per accedere, ad esempio, al Reddito o alla Pensione di cittadinanza.
Tuttavia nei contatti con il Contact Center dell'Inps la Carta e lo Spid non prevedono il riconoscimento telefonico della persona e quindi non consentono agli interessati di agire per telefono con effetto dispositivo. Pertanto per i cittadini titolari della Carta o dello Spid l'Istituto ha previsto ora un "Pin telefonico" temporaneo che garantisce l'identità del chiamante. Per ottenere il Pin telefonico si deve accedere al portale Inps, sezione MyInps, voce Pin telefonico, e si indica il periodo (da 1 giorno a 3 mesi) per il quale il Pin dovrà essere valido. In caso di smarrimento del "telefonico" è possibile generarne uno nuovo che annulla automaticamente il precedente.
Nei suoi periodici report l'Inps ha già registrato finora oltre 500mila cittadini che utilizzano con la propria identità digitale (MyInps) i 487 servizi gestiti dall'Istituto esclusivamente via computer.
L'offerta dei servizi con il Pin è stata ancora ampliata dall'Istituto con nuove opportunità per diverse categorie sociali. In prima fila le domande per Quota 100, a seguire i nuovi riscatti agevolati della laurea e di altri periodi senza contributi, il prospetto di liquidazione del trattamento di fine servizio e del trattamento di fine rapporto per i dipendenti pubblici, i benefici contributivi per chi assume persone detenute o internate, il congedo indennizzato per le donne vittime di violenza di genere, il calcolo delle aliquote contributive per le medie aziende private.
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