I contributi Inps per chi viene eletto
martedì 21 settembre 2021
Singolare coincidenza dell'imminente tornata elettorale con una scadenza per contributi con l'Inps. Riguarda i lavoratori dipendenti pubblici e privati che, assunti con atto scritto, sospendono il rapporto di lavoro, mettendosi in aspettativa non retribuita per svolgere un mandato elettorale. Hanno quindi diritto all'accredito di contributi pensionistici fino al termine del rispettivo incarico. Questi contributi sono figurativi e sono accreditati gratuitamente dall'Inps, a richiesta dell'interessato, per conservare la situazione pensionistica già maturata. La domanda di accredito (modello AP 213) deve essere rinnovata ogni anno, entro il successivo 30 settembre "a pena di decadenza", anche quando l'aspettativa ha una durata pluriennale. Per i dipendenti privati il datore di lavoro è tenuto a compilare e a consegnare il modello con i dati retributivi. La richiesta deve essere poi validata dall'Ispettorato del lavoro. Per coloro che in ragione dell'elezione maturano il diritto a un vitalizio o a un incremento di pensione, la domanda si intende tacitamente rinnovata ogni anno, altrimenti è necessario presentare la richiesta esclusivamente telematica. I lavoratori interessati dispongono di una procedura sul sito Inps, cosiddetta CIP ("Consultazione Info Previdenziali per dipendenti privati") che visualizza la retribuzione teorica denunciata dal datore di lavoro, i periodi di competenza e la condizione di aspettativa. La scadenza in corso richiama agli attuali componenti di un organismo elettivo (Parlamento, UE, assemblee regionali, provinciali, comunali) il loro diritto ai contributi figurativi e preannuncia al variegato plotone di cittadini lavoratori che sono oggi inseriti nelle liste elettorali di poter utilizzare questa opportunità in caso di elezione. Non di rado tuttavia la scadenza annuale ha ricevuto in passato un rinvio per la complessa raccolta dei dati. Così è avvenuto per il Covid per le istanze riferite all'anno 2019 la cui scadenza è stata differita al 31 dicembre 2020. Con questi precedenti non è da escludere che, permanendo le difficoltà Covid e l'elevata consistenza delle posizioni assicurative interessate, le attuali richieste per i contributi figurativi relativi al 2020 possano essere considerate regolari con una nuova scadenza al 31 dicembre 2021.
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