Grossman: l'umiltà del mulo Giu e la spedizione italiana in Russia nel '41
sabato 11 giugno 2011
In questo Il bene sia con voi! (Adelphi), eccellente libro di racconti del russo Vasilij Grossman (1905-1964), l'autore di romanzi come Tutto scorre... e Vita e destino, c'è la storia di un mulo italiano nella seconda guerra mondiale. Si intitola La strada ed
è una parabola eccezionale che si fonda su un'idea semplice e umile: la spedizione italiana in Russia del 1941 raccontata dal punto di vista di un mulo.
Il racconto comincia così: «La guerra non risparmiò nessuno nella penisola percorsa dalla dorsale appenninica. Anche senza sapere che il Führer aveva convinto il duce a dichiarare guerra all'Unione Sovietica, il giovane mulo Giu, in servizio al carreggio di un reggimento di artiglieria, il 22 giugno 1941 si accorse subito dei cambiamenti intervenuti. La gente si stupirebbe molto se sapesse quante cose notò il mulo il giorno in cui la guerra cominciò a est...».
E così di seguito. Il mulo Giu occupava naturalmente il grado gerarchico più basso dell'esercito: in più «non piaceva al mulattiere che lo attaccava sempre al tiro di sinistra, così da poterlo frustare comodamente con la mano destra». Accanto al mulo Giu c'è un altro mulo, introverso, «laborioso e cupo». Davanti a loro c'è sempre una strada da percorrere, dietro a loro c'è sempre la frusta, il carro da tirare, la voce odiosa del mulattiere. Il viaggio sarà lungo, la fatica immane, la pianura russa sterminata. L'inverno e la controffensiva dei russi divoreranno tutto. Come ogni soldato, il mulo Giu diventa, per la sofferenza, indifferente a tutto e a se stesso: questa «era la sua ultima rivolta. Essere o non essere, per Giu non aveva più importanza: il mulo aveva risolto il dubbio amletico».
Ma i russi a un certo punto gli attaccano a fianco una cavalla e qualcosa succede: «ciò che si era assopito si risvegliò, ciò che era morto da tempo riprese vita (...) La vita del mulo Giu e il destino della cavalla Vologda si erano contagiati a vicenda con il tepore del fiato».
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