«Tutta la terra aveva una sola lingua». Questa frase che apre il capitolo 11 del Libro della Genesi è da sempre il sogno di molti uomini. Sappiamo tutti infatti cosa accadde durante la costruzione della Torre di Babele. E da allora, nonostante gli sforzi e la bravura dei popoli, ancora oggi, la maggior parte di noi (chi più e chi meno) se la cava soprattutto con l'inglese, al punto che la consideriamo la «lingua comune» ma che così comune di fatto non è in buona parte del mondo. Perché, come ci ha ricordato anche la guerra in Ucraina, ci sono lingue altrettanto importanti (come il russo) delle quali sappiamo molto poco. Per non parlare di quelle ancor più diffuse come il cinese o l'arabo. Questa premessa per raccontarvi che il muro della «maledizione di Babele» potrebbe presto cadere. Direte voi: sono anni che, grazie a strumenti come Google Translate, chiunque può avere a disposizione la traduzione di un testo «in 133 lingue». E se si tratta di video, YouTube ci offre sottotitoli in automatico «in oltre 200 idiomi». È vero. Esistono da tempo. E non sono i soli visto che esistono diverse realtà altrettanto importanti che ogni giorno migliorano grazie all'intelligenza artificiale.
Durante il Google I/O 2022, di qualche giorno fa, il colosso digitale ha presentato una serie di novità. Tra cellulari, auricolari e orologi digitali il prodotto che ha fatto più scalpore è stato un paio di nuovi occhiali con realtà aumentata (cioè capaci di aggiungere informazioni a ciò che si sta guardando) e dotati di un traduttore simultaneo integrato. Al momento non si sa quando saranno commercializzati e se saranno uguali a quelli visti nella presentazione, ma su YouTube c'è un video ufficiale che mostra già come funzionano (lo trovate qui tinyurl.com/2p9cmjc6). Nel filmato si vedono due persone, una di fronte all'altra, che parlano lingue diverse e che non sanno come comunicare. Ma basta loro indossare gli occhiali di Google per capirsi e dialogare normalmente. Davanti ai loro occhi scorre infatti in tempo reale la traduzione di ciò che l'altro sta dicendo. Una rivoluzione.
Di traduttori audio in commercio ce ne sono diversi e da tempo, ma questo ci fa fare un passo avanti decisivo. E non è l'unica novità di queste ore. Apple ha infatti annunciato che, entro la fine dell'anno, rilascerà nuove funzioni per i suoi iPhone, gli orologi Apple Watch e i computer Mac, e tra questi ci sarà uno strumento che fornirà ai possessori dei prodotti Apple sottotitoli in tempo reale per qualsiasi contenuto parlato (telefonate, video, podcast e videochiamate con FaceTime).
Davanti a queste notizie viene naturale chiedersi: che fine faranno i servizi di traduzione? E che fine faranno le persone che per lavoro traducono le conversazioni in incontri d'affari, politici o privati? La prima buona notizia per chi fa il traduttore di professione è che fino ad oggi il mercato delle traduzioni ha continuato a crescere, arrivando a fatturare oltre 43 miliardi l'anno. Il motivo lo spiega l'organizzazione indipendente di studi e analisi sul linguaggio TAUS Language Data Network: «Nonostante la traduzione automatica abbia raggiunto un ottimo livello, soprattutto riguardo alla traduzione di piccoli contenuti di servizio, il divario di qualità di traduzione tra una macchina e un essere umano è ancora lontanissimo dall'essere colmato». E ancora: «Sono solo i professionisti che possono tradurre perfettamente una conversazione, dandole profondità e spessore». Per quanto tempo ancora l'uomo batterà la macchina è difficile prevederlo.
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