Il mondo dello sport è interessato da diverse novità che si riflettono sulla previdenza degli sportivi e sulle e società del settore. In primo piano, la conversione in legge (n. 18 del 28 febbraio scorso) del “Decreto Milleproroghe” che rimette in termini la situazione pensionistica degli istruttori e dei direttori tecnici di società sportive. Per queste categorie, la legge offre l’opportunità di proseguire senza variazioni il loro inquadramento, così come era in corso alla data del 30 giugno del 2023, nel Fondo Inps dei lavoratori dello spettacolo, indipendentemente dalla condizione di professionista o di dilettante. Oppure possono scegliere di transitare nella Gestione Separata Inps come dilettanti autonomi o collaboratori. In realtà questa opzione è stata in vigore fino al 31 dicembre scorso, ma la nuova legge l’ha riaperta fino al 30 giugno 2024 considerando i tempi ristretti concessi agli interessati dalla primitiva offerta. Chi dribbla questa opzione è assegnato d’ufficio al Fondo o Gestione secondo le rispettive mansioni.
In linea di massima, il Fondo dello spettacolo richiede un contributo del 33% della retribuzione ma offre una maggiore flessibilità nell’utilizzo dei propri versamenti, mentre nella Gestione Separata si versa un’aliquota del 25% per una pensione liquidata dall’origine tutta con il calcolo contributivo.
Inoltre nel Fondo Spettacolo è permanente da quest’anno l’ “indennità di discontinuità”, un nuovo sussidio diverso dalla indennità di disponibilità e dall’indennità Alas per la disoccupazione degli artisti. Interessa gli autonomi e i co.co.co. impegnati nella realizzazione degli spettacoli (operatori di cabina, tecnici, amministrativi ecc.). La domanda si presenta ogni anno entro il 30 marzo. Sono richiesti la cittadinanza in Europa, la residenza in Italia da un anno, un reddito Irpef non oltre 25 mila euro nell’anno che precede la domanda, almeno 60 contributi giornalieri nel Fondo dello Spettacolo. L’importo è di circa 1.500 euro in un'unica soluzione.
E’ rivolta in particolare ai direttori di gara e ai cronometristi un’altra apertura di termini. Interessa gli enti sportivi per le rispettive designazioni, che non erano in regola secondo le procedure, avvenute nel periodo luglio-dicembre 2023. La scadenza, stabilita al 30 gennaio scorso, è ora differita al prossimo 31 marzo.
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