I Coronation Anthems di Georg Friedrich Händel (1685-1759) rappresentano l’immancabile colonna sonora delle cerimonie di incoronazione di ogni sovrano che sieda sul trono del Regno Unito, a partire da quella di Giorgio II (nel 1727) per arrivare all’attuale reggente Carlo III, in carica dal 2022. Il compositore sassone ha concepito questi quattro inni come una maestosa raccolta di opere celebrative, degne della loro augusta destinazione, nell’alveo di quell’impronta stilistica ed espressiva con cui stava disegnando le nuove linee nei campi del melodramma e dell’oratorio in lingua inglese. Ed è emozione allo stato puro quella che nasce dall’ascolto dell’interpretazione offerta da due complessi vocali e strumentali di altissimo blasone – il RIAS Kammerchor e l’Akademie für Alte Musik Berlin – sotto la direzione di Justin Doyle; una guida salda e autorevole, la sua, per una lettura a tratti “leggera”, sempre fluente e sapientemente equilibrata. Come da copione, si parte con il grandioso Zadok the Priest (nel quale gli appassionati di calcio riconosceranno la musica dell’inno ufficiale della “Champions League”), a commemorare l’investitura di Salomone come re d’Israele; un brano di grande effetto, con la sua suggestiva introduzione e il suo ingegnoso crescendo che culmina in una gioia esplosiva, quando finalmente si scatenano tutte le forze e si ripetono le acclamazioni che inneggiano “God save the King!”. La tetralogia dei Coronation Anthems – che comprende anche Let Thy Hand Be Strengthened, The King Shall Rejoice e My Heart is Inditing – viene qui incorniciata da altre opere “a tema”, a partire dall’anthem The Lord is a Sun and a Shield di William Croft (1678-1727), composto a sua volta per l’incoronazione di re Giorgio I nel 1714, che ha in qualche modo indicato a Händel la strada da seguire, come dimostra l’”Ouverture” dell’Occasional Oratorio dello stesso maestro tedesco posta ad apertura dell’album: tra rulli di timpani e squilli di trombe, un levar di tela davvero “regale”. HÄNDEL Coronation Anthems Akademie für Alte Musik Berlin, RIAS-Kammerchor Berlin, Justin Doyle Harmonia Mundi / Self (Euro 21,00)