Alla guida di un quartetto di voci soliste di alta scuola (il soprano Maria Agresta, il mezzosoprano Daniela Barcellona, il tenore René Barbera e il basso Carlo Lepore), di una storica compagine strumentale (Orchestre Philharmonique du Luxembourg) e di una strepitosa formazione corale (i maestri della Wiener Singverein), per la sua prima registrazione con l’etichetta discografica Harmonia Mundi il direttore spagnolo Gustavo Gimeno ha impaginato una delle opere cardine del repertorio sacro del XIX secolo: lo Stabat Mater di Gioachino Rossini (1792-1868).
Il compositore lo ha concepito a partire dal 1831, dando vita a un capolavoro che in qualche modo rappresenta una summa del suo pensiero estetico e artistico: una partitura che offre la sintesi del linguaggio e delle istanze stilistiche attraverso cui il maestro pesarese ha dominato il mondo musicale dell’Ottocento, sovrano (quasi) incontrastato nel regno del belcanto. Non è dunque un caso che per la prima esecuzione italiana lo stesso autore volle che a Bologna – due mesi dopo il battesimo parigino del 7 gennaio 1842 – questa sua opera venisse diretta dal grande Gaetano Donizetti.
Assolutamente convincente la prova di Gimeno e del suo entourage, che portano sul palco di un ideale teatro dell’anima i sentimenti e le esortazioni racchiuse nel sacro testo dello Stabat Mater. L’accento cade inevitabilmente sulla qualità operistica di numeri come l’aria “Cujas animam gementem” (pezzo di bravura per il tenore) o il duetto di voci femminili “Quis est homo”, ma attinge alla potenza del melodramma anche la cavatina “Fac, ut portem Christi mortem”. Il soprano Maria Agresta brilla in modo particolare nel drammatico “Inflammatus”, dove a risplendere è anche la potenza della scrittura corale qui affidata ai cantori della Wiener Singverein, prima che il quartetto dei solisti intoni a cappella “Quando corpus morietur” e che l’intero organico si butti a capofitto nel gran Finale, sospinto dal travolgente fugato “In sempiterna sæcula”.
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ROSSINI
Stabat Mater
Gustavo Gimeno
Harmonia Mundi / Self (Euro 22,00)
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