Tutti i clienti di Ubi Banca sono ora clienti di Intesa San Paolo. Da alcuni giorni si è realizzata la fusione tra i due istituti bancari attribuendo a Intesa la figura di banca incorporante. L'operazione, suggerita dalle strategie di mercato e dalla concorrenza, consente nuove prospettive di sviluppo e un maggiore consolidamento sulla posizione patrimoniale di Intesa. Entrambi gli istituti hanno già dato ai rispettivi clienti adeguate informazioni sulla fusione, in particolare per gli effetti sulle operazioni e sui movimenti dei conti correnti interessati al trasferimento da Ubi a Intesa.
Nulla cambia per il pagamento delle pensioni. L'Inps garantisce la continuità per gli accrediti delle rate mensili sul conto corrente, sul libretto postale e su altri strumenti dotati del codice Iban, secondo i precedenti accordi contrattuali in corso con ciascuna banca. Pertanto, se il titolare della pensione mantiene in vigore il rapporto bancario oggetto di trasferimento, non dovrà fare alcuna comunicazione all'Inps, in quanto a partire dal 12 aprile (data della fusione) l'accredito delle pensioni viene automaticamente disposto sul nuovo Iban attribuito da Intesa. L'Inps precisa che le pensioni di nuova liquidazione sono in pagamento da oggi. Altra è la situazione per gli accrediti di prestazioni diverse dalle pensioni, come indennità, bonus ecc. il beneficiario delle relative somme, già correntista presso Ubi Banca, dovrà effettuare attraverso i sistemi telematici dell'Inps la variazione del vecchio Iban, inserendo il nuovo codice Iban contenente l'ABI 03069 che identifica Banca Intesa Sanpaolo, direttamente ovvero tramite gli intermediari abilitati, in modo da consentire che i pagamenti siano correttamente disposti. Per garantire il
pagamento delle prestazioni non pensionistiche, l'Inps, per un periodo temporaneo ma non oltre dodici mesi, continuerà ad accreditare i pagamenti sulle vecchie coordinate bancarie già registrate (contenenti l'ABI 03111 di Ubi Banca) ma ora non più attivo. Il cosiddetto "bretellaggio bancario" consentirà ad Intesa di reindirizzare sulle nuove coordinate bancarie gli accrediti non pensionistici disposti dall'Inps sulle vecchie coordinate di UBI. Trascorso tale periodo, i pagamenti Inps non potranno essere più disposti, se non previo aggiornamento dell'Iban da parte del beneficiario.
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