Igiorni delle ferie hanno lo scopo di consentire il recupero delle energie psico-fisiche impiegate dal lavoratore nel corso dell'anno. Per questa finalità il riposo feriale costituisce un diritto irrinunciabile di ogni addetto a qualsiasi mansione e in qualsiasi settore. Sono pertanto nulli eventuali accordi di circostanza con il datore di lavoro per sostituire le ferie con indennità monetarie o con altri benefici.Questa chiara premessa dei decreti sulla materia (66/2003 e 213/2004) trova una contrastata applicazione per le ferie dei supplenti della scuola il cui contratto di lavoro ha scadenza il 30 giugno. È una vicenda che si ripresenta ormai ogni anno, dal momento che gli interessati sono costretti a prendere le ferie a luglio o agosto, quando cioè il contratto si è ormai concluso. Si aggiunge inoltre il divieto della legge di monetizzare i riposi non goduti. In questa tornata estiva, la legge taglia-spese ha rafforzato il divieto «in qualsiasi caso». Per questo, in diverse scuole gli interessati vengono invitati a utilizzare le ferie durante le giornate di sospensione delle lezioni nel corso dell'anno scolastico (ponti, vacanze natalizie ecc.). Le continue pressioni dei sindacati – puntando anche a una correzione della legge che esenti dalla materia i contratti dei supplenti – hanno condotto (nel corso di un incontro tenuto il 12 giugno scorso) a un accordo col ministero dell'Istruzione per la monetizzazione delle ferie dei supplenti brevi e saltuari, nel rapporto di 30/360 per i giorni di servizio previsti dal contratto. Alle scuole interessate sono state già assegnate le necessarie risorse finanziarie. Analoga liquidazione, a cura delle Ragionerie provinciali, verrà disposta per i docenti e gli operatori Ata con contratto a tempo determinato sino al termine delle attività didattiche. Sulla liquidazione dei compensi ai supplenti brevi e saltuari è tuttora in vigore la nota del Miur n. 2446 del 13 aprile 2012, che riporta diversi esempi pratici.Sussidio Aspi. Già dal 1° luglio, i supplenti disoccupati possono richiedere on line all'Inps l'indennità Aspi, che sostituisce la vecchia indennità di disoccupazione. Prima della domanda, occorre munirsi di una certificazione presso il locale Centro per l'impiego che attesti l'attività lavorativa svolta e la immediata disponibilità a reimpiegarsi in un'altra attività. L'addensarsi dei contratti a termine sulla scadenza a giugno e la congiuntura economica fanno prevedere lunghe file e disagi.Mutui ai pensionati. I pensionati che hanno un mutuo Inpdap per la casa ricevono in questi giorni il bollettino Mav relativo alla prima rata del 2013. Per la prima volta è stato previsto anche il pagamento del Mav presso gli uffici postali. Tutti i bollettini possono essere visualizzati e stampati accedendo all'area riservata on line dopo la preventiva autenticazione mediante il pin. Gli stessi Mav possono essere richiesti agli uffici dell'Inps – gestione dipendenti pubblici.
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