Negli ultimi anni i costruttori automobilistici hanno ottenuto in Germania 11 miliardi l'anno di finanziamenti per ricerca e sviluppo, come incentivi per gli investimenti e sotto forma di sgravi fiscali e bonus per la rottamazione. Lo ha ammesso lo stesso governo tedesco in seguito a un'interrogazione parlamentare. Su quelli che odorano di aiuti di Stato illegittimi in base alle regole sulla concorrenza, per ora non si ha notizia di reazioni da parte della Commissione Ue, impegnatissima invece con la procedura di infrazione aperta (ovviamente su pressione tedesca) contro il governo italiano per le presunte reticenze e mancati controlli sui motori diesel di Fiat-Chrysler. Ma si sa: l'Europa della signora Merkel guida sempre a senso unico.